Sul risentimento
Guida interiore al corso di 21 giorni
21 marzo 1981
Senza l’amore non esiste niente.
Se l’amore non fluisce da chi sta più in alto, si crea risentimento.
“Lui ha distrutto il mio scopo, il mio valore” e spiritualmente si sanguina e si prova pena.
Se questo continua lo spirito va sempre più giù e non potete più vivere spiritualmente.
Più o meno tutti, sia fratelli che sorelle, hanno una dose di risentimento in loro stessi.
Se le persone hanno paura di chi guida, non dicono niente e tengono dentro il loro risentimento anche per anni.
A volte, nel centro pensate che le cose vanno molto bene, ma in realtà i sentimenti dei membri sono molto differenti.
Non guardate i sorrisi esteriori, ma guardate come vanno le cose interiori; anche le coppie benedette devono stare attente a come educano i loro figli.
Allora come risolviamo il risentimento?
Il risentimento è un’estensione del problema Caino-Abele, se Abele è un po’ sensibile e Caino apre il suo cuore e la sua attitudine è umile difficilmente ci saranno problemi di questo tipo, perciò Abele e Caino devono parlare insieme.
A volte Caino pensa “Lui è il mio Abele, perciò se gli dico queste cose si arrabbierà moltissimo”.
Il soggetto non può essere soggetto 24 ore al giorno. A volte succede che Abele ha risentimento verso Caino perché non riceve quello che si aspetta.
Solo dando più amore il risentimento può essere superato e così a volte loro pensano: “Ma come mai non sono riuscito a legarmi prima con te? Come mai non sono riuscito ad amarti prima?”
La soluzione ideale è ricevere amore, avere una attitudine di genitore anche da parte di Caino.
Pensate un po’ a Gesù, forse Lui non aveva motivo di provare risentimento verso l’umanità? Se fossimo stati al suo posto cosa avremmo fatto noi? Ma Gesù ha provato risentimento? No.
È una cosa incredibile, ma al massimo del suo dolore Lui ha chiesto a Dio di perdonare i suoi nemici; per Lui le persone non erano nemici, ma erano i suoi figli e figlie; poi Lui è risorto ed è tornato in mezzo all’umanità, ma non certo per vendicarsi.
Lui è venuto a portare ancora più amore.
Quando penso a questo punto non riesco a percepire come ha potuto fare questo. Questo è un incredibile cuore di genitore, non significa solo dire: “Ti amo, ti amo!” ma significa prendere responsabilità per i propri figli.
Nostro Padre ha detto che lui non ha mai avuto risentimento verso l’America, anche se è stato tanto perseguitato.
Abele è totalmente responsabile di Caino, perciò è lui che si deve pentire.
Dal lato di Caino si pensa: “Il mio Abele mi ha attaccato, mi ha colpito forse perché io Caino, non l’ho servito abbastanza”. Caino sempre accusa Abele e se si fa così non c’è soluzione, ma se Caino chiede scusa, allora c’è unità.
Se vostro figlio fa un errore, voi non dovete colpirlo, ma capire perché ha sbagliato e aiutarlo.
Allora come poter risolvere il risentimento dal punto di vista di Caino, questo è il problema.
Caino deve essere curato perché è sofferente, ciò che è stato distrutto deve essere riparato, perciò ci deve essere la restaurazione.
A) Condizioni di indennizzo di ugual valore: la vendetta. Se qualcuno vi accusa voi accusate lui.
B) Condizioni di indennizzo di minor valore: questo è il giusto modo di fare, questo è il perdono. Ma il perdono non viene incondizionatamente. Se il soggetto è molto forte, l’oggetto è colpito. Per risolvere il problema l’oggetto deve pregare moltissimo per scoprire se ha veramente ragione.
Pregando, Caino può scoprire se ha fatto abbastanza: “Forse se lui e così arrabbiato con me è perché io non ho fatto come lui si aspettava; ho creduto di farlo, ma in realtà me ne sono scordato”.
I fallimenti di Caino sono molti, Caino pensa: “Io potevo fare di più, ma non l’ho fatto e così lui ha perso fiducia in me” (peccato di omissione).
Se voi Caino pensate di accusare Abele, il risentimento non sarà risolto. Ma se Caino si pente, va da Abele e gli dice: “Forse tu sei arrabbiato con me perché io ho fatto questo, mi dispiace!” Allora il cuore di Abele si scioglie e l’unità torna di nuovo. Se una situazione così succede, allora anche anni di risentimento possono sparire in un momento.
Con la comprensione reciproca i problemi sono risolti e il risentimento non esiste più.
Il soggetto può anche pentirsi, ma se l’oggetto accusa di continuo, allora non c’è soluzione.
Forse voi dite: “Ma io non ho fatto nessun errore contro il mio Abele!” Se davvero è così, allora dovete ricercare nel vostro passato e scoprire se non avete sbagliato nello stesso modo verso qualcun altro; allora, in questa situazione potrete risolvere l’errore del passato.
A volte voi pensate: “Il mio Abele è come Satana e mi attacca”.
Se ciò succede dovete pensare che ci deve essere una ragione per questo, ci deve essere un motivo per cui Dio permette a Satana di attaccarvi; allora dovete controllare nel vostro passato e vedrete che scoprirete di aver fatto la stessa cosa a qualcun altro. Allora scrivete una lettera ad Abele, spiegate le cose come stanno e chiedetegli perdono, questo vi sarà dato e tutto sarà risolto. Voi dovete provare sentimenti di gratitudine verso Abele, se voi non potete trovare niente nel vostro passato, guardate allora ai vostri antenati, superate il problema ed i vostri antenati saranno liberati.
A volte le difficoltà tra marito e moglie sono una situazione di risentimento a livello nazionale fra gli antenati della nazione. Il punto della soluzione è vedere chi ha il cuore più grande: Caino o Abele? Il marito o la moglie? Chi fra i due prende responsabilità per questa situazione è colui che porta la soluzione. A volte ci sono casi senza speranza, allora abbiamo bisogno di un mediatore. Ad esempio, fra Caino e Abele, Caino ha un forte risentimento verso Abele ed è molto depresso perché Abele lo ha umiliato. Caino è dolorante e ferito nello spirito e lui si vendica nel fisico uccidendo Abele.
Caino ha perso controllo e non ha seguito la direzione di Dio, in questo caso ha affrontato Abele.
Se anche voi avete questo sentimento è meglio che non affrontiate direttamente il vostro Abele.
Caino avrebbe potuto avere sua madre come mediatrice tra lui e Abele. Quando c’è difficoltà tra Caino e Abele è dunque necessario questo mediatore.
Invece di pensare: “Tu dovresti essere il primo a venire!” voi andate a chiedere scusa per primi dicendo: “Cosa posso fare per te?”
Sperimentate nella vostra vita quanto vi ho detto e vedrete che questo porterà una meravigliosa soluzione del problema.
« Indietro | Avanti » |