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Dio come percepito da S. Agostino

(1) Una esperienza con Dio

Quando vivevo sulla terra, ero molto curioso di Dio, ma avevo soltanto una vaga idea di Dio, perché noi esseri umani non possiamo vederlo o sentirlo. Ma qualsiasi essere umano deve pensare a Dio almeno una volta nella sua vita. C’è qualcuno che non ha desiderato vedere Dio almeno una volta o non ha pensato che Dio ci sta aiutando almeno in qualche vago modo? Anche se non possiamo toccare o vedere Dio, non possiamo sfuggire anche per un minuto dal pensiero dell’esistenza di Dio. Questo è quello che noi siamo. Anche io, Agostino, avevo molte domande su Dio, ma non vedevo nessuna via per trovare le risposte. D’altro canto è anche vero che non abbiamo una solida e logica ragione per negare la Sua esistenza.

Chi è Dio? Mi piacerebbe scrivere di Dio come l’ho incontrato in dettaglio quanto più possibile. Nel mondo spirituale non possiamo indicare periodi come noi facciamo sulla terra, per esempio da quando a quando, e quanti anni e mesi. Ma nel mio caso, la gente sulla terra potrà contare il mio tempo nel mondo spirituale dal tempo della mia morte. Come ho già menzionato, dal tempo in cui sono entrato nel mondo spirituale fino ad ora, ho avuto il desiderio di testimoniare la volontà di Dio, la verità profonda di Dio, la storia della provvidenza di Dio, la relazione tra Dio e gli esseri umani, e così via. Ho scoperto che Dio è l’unico essere che è esistito dall’inizio dell’universo. Quale espressione dovrei usare per soddisfare completamente la vostra curiosità? In breve Dio è letteralmente l’onorato essere di unità (NDT: traduzione letterale della parola coreana Hana-nim, Dio), è un essere assoluto ed unico, del quale non potrà mai esserci un secondo.

Inoltre, è immensamente grande, pienamente presente sulla terra intera, onnipresente, ed onnipotente. In ogni caso, Dio non può essere compreso interamente nei pensieri umani o concetti; perciò, nessuna lingua che esprime qualche cosa di Dio può essere completamente esatta. È pertanto impossibile per me descrivere il Dio delle mie esperienze nella sua interezza ed in ogni dettaglio; anche se fosse in qualche modo possibile, voi non avreste le categorie concettuali con le quali afferrare quello che vi viene presentato.

Vorrei comunque darvi alcuni esempi per farvi conoscere Dio come io l’ho sperimentato. Un giorno, mentre pregavo, sentivo il desiderio di vedere Dio. Pregavo continuamente, domandandomi: “A cosa potrebbe somigliare Dio?” Allora, improvvisamente, tuoni e lampi si abbatterono da tutte le direzioni, un’atmosfera di terrore mi assalì, e cominciai a tremare con grande paura, e chiesi: “Dio, cosa sta succedendo?” Allora tutto d’un tratto, i tuoni e i lampi scomparvero, e vidi una luce brillante come un gioiello e calda come scintillante foschia sospesa sopra un prato in primavera. Volevo toccare quella luce perché era così bella e misteriosa.

Questa luce cristallina girava intorno lentamente come una lumaca, e scompariva e riappariva velocemente. Dopo che questo si ripeté molte volte, la luce cambiò in colori pieni abbaglianti e cominciò a girare intorno come un turbine. Allo stesso tempo magnifici fuochi d’artificio esplodevano da un lato, ed un brillante arcobaleno splendeva dall’altro. Tutto il cielo e la terra furono riempiti da una bellissima luce. Da un lato comparve luce da graziose nubi come uno scroscio di pioggia. Tuttavia, so che è impossibile esprimere Dio propriamente in qualsiasi lingua. I miei occhi furono così abbagliati da questa scena, ed io ero semplicemente perduto in estasi.

Allora, improvvisamente, una voce alta annunciò dicendo: “Abbassa la tua testa”. La voce disse inoltre: “Hai visto ora l’immagine di Dio? Dio non è qualcuno che puoi guardare a testa alta come tu stai cercando di fare”. Così ho abbassato la testa, mi sono inginocchiato, e mi sono prostrato. Ripetendo: “mi dispiace, Dio, mi dispiace,” ho cominciato a vedere me stesso. In questa atmosfera ho sperimentato per la prima volta un cuore incantato e sereno come non ho mai sentito durante la mia vita terrena, e mi sono sentito fiducioso che in un tale stato avrei potuto superare qualsiasi difficoltà e risolvere qualsiasi problema. In tutta la mia vita terrena non avevo mai provato o sentito un tale spirito estasiante.

Questo sentimento di felicità e fiducia era così sorprendente che semplicemente sfida ogni descrizione. Ho sentito che questa luce gloriosa poteva sciogliere tutte le mie debolezze, tristezze, vergogna, odi, frustrazioni, e sfiducia, così come tutta la mia pena e gioia. Può essere adatto paragonarlo ad un forno che scioglie tutto. Quantunque io voglia esprimere le molteplici immagini di Dio, onestamente sento in questo momento che la mia descrizione è breve ed incapace di trasmettere tutto. Una cosa che ho potuto accertarmi è che Dio, che si è rivelato nella mia esperienza, ci abbraccia come una bella luce cristallina di decine di milioni di volt. Mi sono reso conto anche che Dio viene a noi in molti modi diversi secondo la forma diversa che ha ognuno. 27 aprile, 2000

(2) Dove sta Dio

Dio, che è onnipresente ed onnipotente, non può essere giudicato dal comune pensiero umano. Dio vuole essere presente sempre nei nostri cuori e stare con noi in ogni parte della nostra vita. Ma questo desiderio di Dio non si è realizzato perché noi abbiamo mancato di essere uno con Lui. Sebbene Dio sia sempre venuto a noi con un cuore di genitore, noi abbiamo mancato di servirlo, e benché sia stato sempre accanto a noi, proteggendoci ed amandoci, noi abbiamo mancato di percepire e comprendere questo. Benché Dio ci abbia abbracciato, accarezzato, e preso cura di noi da tempo immemorabile, noi abbiamo continuato a vivere senza essere capaci di avere alcuna esperienza con Lui. Questa è la radice del dolore di Dio e di tutta tragedia umana. Quando vivevo sulla terra, ho sperimentato l’amore di Dio fino ad un certo livello, però questo era basato sui miei sensi fisici, perciò assolutamente incomparabile con l’amore di Dio che ho esperimentato qui nel mondo spirituale.

Un giorno, mentre pregavo Dio, io Agostino, un essere umano, desideravo: “Se solo potessi essere sempre con Dio”, quando la voce di Dio risuonò con luce dolce, dicendo “Ascolta, Agostino. Sono stato sempre con te ed anche sarò sempre con te. Tu, nonostante tutto, mi stai cercando, anche se sei sempre accanto a me. Questo è perché tu ed Io non siamo stati sempre uno”. “Come posso essere uno con Te?” chiesi, ma senza rispondere, Dio mi abbracciò per un momento con una luce incantevole e se ne andò. Pregai ed attesi per un tempo considerevole per ottenere la risposta di Dio. Uno giorno, la luce brillante apparve di nuovo in un bagliore, e Dio disse: “Tu sei ancora tu. Quanto hai cercato di divenire Me?”. Risposi: “Dio, ho fatto non pochi sforzi per realizzarlo, ma non posso facilmente sentire quello che vuole dire divenire come Te”. Dio allora rispose: “Agostino, abbandona te stesso, e sgombra il tuo cuore. Coltiva il campo del tuo cuore così che Dio possa dimorarvi ogni momento”. Dio vuole dimorare nel cuore di ognuno di noi e vivere con noi, e poiché il sentimento di Agostino nel pregare, il suo sentimento nel pensare, il suo sentimento nel ricordare gli altri, era tutto pieno di desiderio egocentrico, Dio non poteva trovare la Sua casa in lui.

Qui nel mondo spirituale, ho sperimentato questo molto profondamente. Ma questa sporcizia si nasconde ancora nel cuore di Agostino. Possiamo incontrare Dio soltanto dopo aver rimosso tutti i desideri egoisti dai nostri cuori. Sto facendo continui sforzi per quel giorno. 28 aprile, 2000

(3) l’Amore di Dio

Noi riceviamo il nostro corpo dai nostri genitori fisici e viviamo le nostre vite nel loro amore. Perciò, siamo sempre pronti ad onorare l’amore dei nostri genitori fisici. Questo è perché sperimentiamo l’amore dei nostri genitori attraverso i nostri sensi fisici. D’altra parte poiché non possiamo percepire l’amore di Dio tramite i nostri sensi fisici, viviamo le nostre vite senza preoccuparci dell’amore di Dio. Di fatto comunque, l’amore di Dio gioca un ruolo molto più grande dell’amore dei nostri genitori fisici in tutta la nostra vita. Ciononostante, la maggior parte di noi non si preoccupa di scoprire l’amore di Dio. Nella mia vita sulla terra, benché io abbia compreso l’amore di Dio fino ad un certo punto, ho mancato di comprendere che Dio ci dà un amore molto più profondo e più ampio di quanto noi immaginiamo. Anche dopo aver abbandonato il mio corpo ed essere venuto qui, ho mancato di comprendere questo, malgrado io abbia sperimentato l’amore di Dio così tante volte; da qui deriva il mio pentimento per un lungo periodo.

Non posso descrivere con le parole il mio cuore in quel tempo. Penso che è soltanto per ignoranza di Dio che gente lo serve, Lo prega, e Lo supplica, poiché Dio conosce già quello di cui noi abbiamo bisogno e già ha pronto ciò per cui preghiamo, proprio come una madre conosce e prepara quello che il suo bambino ha bisogno anche prima che il bambino pianga per esso. Dopo che sono venuto qui e ho sentito la voce di Dio, spesso ho sentito i miei difetti e le offese al di là della mia comprensione e così ho fatto continue preghiere di pentimento. Ogni volta che facevo questo, Dio mi chiamava: “Agostino,” e poi non diceva più nulla. E quando mi inginocchiavo e mi inchinavo, chiamava ancora “Agostino” alcune altre volte e poi se ne andava. Quando senza più parole mi prostravo in lacrime di pentimento, Dio mi chiamava e mi diceva: “Le tue lacrime feriscono il Mio cuore,” e poi se ne andava di nuovo.

Dopo di ciò decisi di non piangere mai più davanti Dio, per non far soffrire il Suo cuore. Questo non è tutto della mia esperienza di Dio; L’ho sperimentato in molte diverse dimensioni. Uno giorno, per spiegare Dio, io spiegai con zelo a qualcuno l’immagine di Dio che avevo sperimentato direttamente, dicendogli che anche lui avrebbe potuto incontrare Dio direttamente. Dopo pochi giorni, comunque, Dio mi chiamò e disse: “Dio non può incontrare direttamente quella persona. Perciò invece di Dio, vai tu a testimoniare a lui di me. Lui ha ancora un percorso da attraversare prima di incontrare Dio. Come io amo te, così tu guida lui in amore. Ma non dirgli che Dio non può incontrarlo direttamente”.

Durante tutta la storia, sebbene Dio abbia desiderato vivere insieme con le persone, la provvidenza di restaurazione è stata prolungata più e più volte perché la gente ha continuato a non vivere secondo il suo standard. Il mio cuore duole ogni qualvolta penso a questo. Posso con fiducia presentare Dio ad ognuno, e continuerò a sforzarmi di aiutare tutta la gente a stabilire il loro standard di cuore per mezzo del quale possono incontrare Dio direttamente. Pregherò sinceramente per affrettare il giorno quando tutta umanità, così come me, può coltivare i campi del cuore e stabilire correttamente il nostro atteggiamento di fede.

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