La Vita di S. Agostino nel Mondo Spirituale
(1) Entrata nel Mondo Spirituale
Sono contento che da oggi in poi posso scrivere quello che veramente volevo scrivere. Non penso ci siano molti che nella loro vita terrena pensano, desiderano, attendono, e si preparano per il mondo oltre la morte. L’ansia riguardo al mondo invisibile e la paura della morte sono sentimenti comuni a tutte le persone con il corpo fisico. Nella seconda metà della mia vita, ho vissuto in timore reverenziale del mistero di Dio e con fede assoluta e speranza in Dio. Poiché avevo tale fede e speranza, ho incontrato la mia morte serenamente, sebbene non conoscessi chiaramente il mondo al quale siamo destinati dopo la morte. Da ora in poi, mi piacerebbe trasmettere quanto più possibile in dettaglio la realtà del mondo spirituale che ho sperimentato, e spero che da questo possa trarre profitto la vita di quei credenti che mi ricordano e desiderano conoscermi.
Un giorno percepii che la fine della mia vita nel corpo fisico e l’inizio della vita come spirito si stava avvicinando. A quel tempo non mi resi conto della mia morte fisica, ma provai un fenomeno spirituale misterioso che sorgeva nel mio corpo. Con sincera gioia, fui condotto da due o tre donne guida ad unirmi ad una fila di molte persone e restare lì quietamente. Le mie guide indossavano vestiti azzurri, il cui splendore abbagliava i miei occhi. Dopo avermi detto di aspettare in fila con calma, se ne andarono. La fila, in ogni modo, non era congiunta in una direzione e mentre la seguivo, non c’era modo di vedere dove la gente davanti stava andando. C’era anche tanta gente che veniva dietro di me, e la maggior parte di loro era quieta e cordiale. I loro vestiti erano molto naturali e non colorati. Benché non potevo vedere dove stavano andando le persone davanti alla fila, il loro numero diminuiva ed il mio turno si avvicinava. Misteriosamente, anche senza guide, quelli davanti entravano rapidamente in qualche luogo. Infine, venne il mio turno.
Mentre ero incerto dove andare, improvvisamente mi sentii sollevare in un colpo di vento. Quindi arrivai in un luogo senza l’aiuto di alcuna guida. Potevo vedere molta gente là: gente in una grande conferenza, gente impegnata in una cerimonia di adorazione, gente che studiava in un luogo come una scuola, bambini e adulti che stavano insieme e andavano in giro qui e là, e così via. Volevo sapere dov’era questo luogo sulla terra, ma non riuscivo a scoprire chiaramente dove ero. Né sapevo dove andare. Girovagando qui e là, domandai ad una donna dove si trovava quel posto, lei mi guardò e disse che non dovevo ancora saperlo, dopo di che se ne andò. Non sapendo dove restare, non potevo che continuare a girare intorno a quell’area. Non so quanti giorni ho trascorso lì in questo modo.
Uno giorno, comunque, qualche cosa di strano accadde; una luce sconosciuta emerse, mi avvolse sorreggendomi, e volò via nell’aria verso qualche luogo. Ad un certo punto caddi giù dall’aria come con un paracadute, nello stesso tempo una gioia ed una pace misteriosa pervase il mio cuore e cominciai a cercare Dio, gridando: “Dio”. Allora, finalmente, sentii la voce di Dio dire: “Da oggi in poi resterai qui”. Da quel momento in poi, cominciarono ad accadermi cose inspiegabili. Se avevo una domanda, la risposta emergeva prontamente nella mia mente, e quando pensavo a qualche cosa con la mia mente, immediatamente ciò che avevo pensato appariva di fronte ai miei occhi. Inoltre, quando desideravo di andare in qualche luogo, il mio corpo si muoveva già secondo quel pensiero. Così infine mi resi conto che questa non era la vita terrena.
In quel tempo, le situazioni che vivevo nel mondo invisibile erano ancora quasi le stesse come erano state le esperienze sulla terra, così non riuscivo a distinguere tra la mia vita con un corpo e la mia vita come spirito. Così ho dovuto chiedere ad altri riguardo a questo. Sono riuscito a vedere che quelli intorno a me erano senza un corpo. Dopo un certo periodo - non so quanto tempo passò - preparai un luogo fisso proprio come quello che avevo avuto sulla terra dove potevo pregare Dio. In questo luogo ho pregato Dio, chiedendo: “Che cosa devo fare qui, e come devo vivere?” Allora, immediatamente una luce raggiante apparve da tutte le direzioni, ed era come se fossero state accese improvvisamente luci elettriche di decine di migliaia di volt. In tale un’atmosfera, brevemente ho sentito una voce: “Tu sei tu, prega affinché tu diventi Me”. Dopo di questo, la voce tacque. Ma non potevo capire il significato della voce, per quanto mi sforzassi di pensare. Perciò ho pregato Dio: “Dio, che cosa vuoi dire quando dici: “Tu sei tu. Perciò prega così che diventi Me?” Ho pregato per questo ripetutamente.
Allora, uno giorno, la voce riapparve in una luce brillante, dicendo: “Tu sei tu, Agostino. Prega per divenire Dio. Tu sei soltanto te stesso. Ora, diventa qualcuno con il quale Dio può stare”; dopo di ciò l’oscurità sommerse quel luogo. Prima che mi rendessi conto di ciò i miei occhi furono pieni di lacrime. Lacrime di pentimento cominciarono a scorrere dal profondo del mio cuore. Mi resi conto da solo che il mio servizio a Dio nel passato aveva avuto origine nella mia arroganza, e di questo mi sono pentito profondamente. Questo pentimento era insopprimibile. Non potevo trattenere l’insorgere del rimorso per aver mancato di divenire uno con Dio a causa della mia arroganza ed egoismo. Cominciai a gridare, dicendo: “Dio, per favore perdona i miei errori. Per favore perdonami”. Non so quanti giorni trascorsi in tale pentimento, ricordo soltanto che c’è voluto tanto tempo per purificare il mio cuore. In quel periodo Dio non mi apparve. Mi determinai di continuare a pregare e pentirmi fino a quando Dio non fosse venuto a stare con me. Ho continuato a pregare e a pentirmi profondamente, dicendo a me stesso: “Tu sei tu. Tu sei solo tu”.
Benché avessi servito tutta mia vita Dio, Dio non poteva essere con me. 24 aprile, 2000
(2) il Luogo di S. Agostino nel Mondo Spirituale
Sebbene vivessi nella luce e nell’amore straordinario di Dio, tante volte ho fallito nell’eseguire pienamente i desideri di Dio perché non li capivo chiaramente. Perciò continuando la mia preghiera in molte dimensioni ho fatto ogni sforzo per mantenere lo standard di Dio dicendo sempre “Sì” a Dio immediatamente. Siccome questo sforzo è continuato per un certo tempo, a poco a poco mi resi conto che Dio è un essere che sta molto vicino a me. Dio mi ha aiutato a divenire maturo in molti modi. Qualche volta Egli appariva in una luce brillante e colorata e qualche volta in un turbine di luce. Altre volte appariva come una luce del tramonto che veniva da molto lontano e aspettava finché io gli dessi il benvenuto chiamandolo: “Dio”.
In verità Dio stesso è amore. Quando non mi rendevo conto della presenza di Dio, quella luce rimaneva lì immobile e quando capivo che Dio era presente, allora scompariva all’istante. Mi resi conto che Dio è sempre con me soltanto quando questa esperienza si è ripetuta innumerevoli molte. Dopo, un giorno pregai con lacrime di gratitudine, dicendo: “Dio, grazie. Perché mi ami così tanto? Perché continui a darmi amore, quando io sono così ottuso?” Allora, Dio abbracciò tutto il mio corpo come una calda luce primaverile e mi disse: “Sono stato con te da molto tempo, nonostante ciò tu sei stato soltanto tu. Ora che hai compreso la Mia volontà, vai avanti e compi la tua missione. Prega per scoprire qual è la tua missione” Poi se ne andò.
Io quasi saltavo con gratitudine e gioia. Ho pregato continuamente per scoprire la mia missione, dicendo: “Dio per favore aiutami. Dammi la saggezza per scoprire la mia missione”. Ma Dio non mi rispose direttamente riguardo a questo. Quando pregavo, sentivo una cosa comune in ogni preghiera: se non svuotavo completamente me stesso davanti a Dio, non potevo comprendere la Sua volontà e il Suo insegnamento. Ho sperimentato che se pregavo dopo aver profondamente riflettuto sull’espressione: “Tu sei tu, perciò prega affinché tu diventi Me,” immediatamente intuivo qualcosa dentro di me. Da questa esperienza sono venuto a capire i seguenti fatti: Dio è vivo, ed il Dio vivente ci appare come luce. Questa luce non è facilmente percepibile ai sensi umani, ma se noi uniamo la nostra mente e corpo, e sinceramente desideriamo e preghiamo di essere vicini a Dio, Egli ci abbraccia con molte diverse forme di luce. Ed io devo far conoscere questo, ed ho capito finalmente che questa è la mia missione.
Da quel tempo in poi, ho portato il Dio della mia esperienza in molte immagini a molta gente. Ora quando Dio viene vicino a me, sento una specie di tremito intenso. Ho ricevuto da Dio la missione di dichiarare questo a molti. Dio è amore. Egli si manifesta a noi come luce. Dio è sempre con noi. Tutte le persone devono scoprire e sentire questo Dio. 25 aprile, 2000
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