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Capitolo 1 – Il Principio della Creazione

Introduzione

L’uomo non ha mai conosciuto il vero significato e lo scopo dell’universo. Questa sua ignoranza avrà termine quando capirà il principio fondamentale attraverso il quale Dio creò l’uomo e l’universo. Per capire l’effetto, dobbiamo conoscere la causa. L’uomo è un essere creato e per poter comprendere se stesso, deve prima conoscere il suo creatore. Questa è la chiave per comprendere anche tutti i misteri dell’universo.

Sezione 1

La natura di Dio e la creazione

A. La natura di Dio

1. La relazione tra Dio e l’uomo

Dio è invisibile e non può essere percepito dai cinque sensi del corpo fisico. Perciò, chi dà enfasi ai soli sensi fisici non può capire l’esistenza di Dio.

Dio creò l’uomo a Sua immagine. Perciò, quando l’uomo raggiunge la perfezione diventa l’immagine diretta di Dio, il Suo corpo sostanziale. Quindi la relazione tra Dio e l’uomo perfetto è simile a quella tra la mente ed il corpo dell’uomo.

cap1-01

Come il corpo è l’espressione della mente, così l’uomo perfetto è l’espressione di Dio.

Il corpo agisce solo attraverso una relazione con la mente. Senza le direttive della mente il corpo non può agire correttamente. Quando il nostro corpo agisce in accordo alle direttive della nostra mente, entrambi sono soddisfatti.

Questa è la relazione tra mente e corpo. La stessa relazione esiste tra Dio e l’uomo perfetto. L’uomo perfetto non può vivere ed agire correttamente senza avere un rapporto con Dio. Quando l’uomo vive in accordo alle Sue direttive, sia Dio che l’uomo raggiungono la felicità.

Esempio 1: Nella medicina moderna molte malattie fisiche sono trattate con terapie psicologiche, perché la mente è il soggetto del corpo.

Esempio 2: Il pensiero della madre influenza il figlio quando è ancora nel grembo.

Un uomo la cui mente è sana, pur se il suo corpo non è perfetto può realizzare grandi cose. Quindi, il valore di un uomo risiede nella sua mente (soggetto), non nel suo corpo (oggetto).

2. Come viene ad esistere l’oggetto sostanziale?

L’uomo, quando vuole realizzare qualcosa, se ne forma prima l’idea o il modello nella mente, modello che poi traduce in pratica. Allo stesso modo, Dio dapprima forma l’idea in se stesso e poi la realizza in forma sostanziale nella creazione, quindi, l’idea invisibile prende una forma sostanziale.

Come ha creato Dio il mondo fisico?

Sappiamo dalla scienza moderna che le particelle si possono trasformare in energia e viceversa. Il mondo fisico è allora formato essenzialmente di energia, che è invisibile. Quindi, anche la Causa Prima è un essere invisibile.

L’uomo ha sentimento, intelletto, volontà ed altri aspetti della personalità. Quindi, anche la Causa Prima che creò l’uomo deve avere sentimento, intelletto, volontà ed altri aspetti della personalità. Noi chiamiamo questa Causa Prima Dio.

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Per capire il carattere di un uomo, analizziamo la sua vita, il suo comportamento e ciò che ha realizzato. Analogamente, per conoscere Dio, studiamo le Sue opere, cioè la creazione e la Sua attività nella storia.

È per questo che S. Paolo dice, in

Rm. (1:20) “Poiché Dio l’ha loro manifestato, in quanto le Sue perfezioni invisibili, la Sua eterna potenza e divinità sono palesi nelle Sue opere fin dalla creazione del mondo, sicché essi sono senza scusa”.

Prenderemo quindi in esame i fattori comuni in tutta la creazione.

3. Caratteristiche duali di carattere interiore (Sung Sang) e forma esteriore (Hyung Sang)

cap1-03

1 Natura direttiva Interiore

La creazione può essere schematicamente divisa in sei categorie: uomo, animali, vegetali, molecole, atomi e particelle.

L’uomo ha una mente invisibile ed un corpo visibile. La mente invisibile dirige la vita del corpo visibile. Il corpo è l’espressione o manifestazione della mente.

Possiamo perciò dire che la mente è il carattere interiore, il quale fa del corpo la sua forma esteriore. Senza le direttive della mente, il corpo dell’uomo non può esistere, agire e moltiplicarsi.

Anche gli animali hanno una parte invisibile, l’istinto, e un corpo visibile. La parte invisibile di un animale corrisponde alla mente dell’uomo. È chiamata mente istintiva e dirige la vita del corpo dell’animale. Il corpo dell’animale è l’espressione o manifestazione della sua mente.

Noi, perciò, diciamo che la mente istintiva è il carattere interiore il quale fa del corpo la sua forma esteriore. Senza le direttive della mente istintiva il corpo dell’animale non può esistere, agire, moltiplicarsi.

Anche la pianta ha una parte invisibile, cioè la natura direttiva, e una parte visibile. questa parte invisibile, definita “mente vegetale” da molti scienziati, dirige la vita della pianta. Così, il corpo della pianta è l’espressione e la manifestazione della sua mente vegetale.

Noi, perciò, diciamo che la mente vegetale è il carattere interiore, il quale fa del corpo la sua forma esteriore. Senza le direttive della mente vegetale, il corpo della pianta non può esistere, agire e moltiplicarsi.

Il corpo degli uomini e degli animali è composto di cellule ed è guidato da direttive provenienti dalla mente invisibile. Il corpo dei vegetali è composto anch’esso di cellule similari, e dev’essere anch’esso guidato dalle direttive della sua mente invisibile, che è la mente vegetale.

È lo stesso con molecole, atomi e particelle? Molecole, atomi e particelle sono anch’essi composti da parti invisibili e parti visibili. Le loro parti invisibili sono le sorgenti della loro Natura Direttiva Interiore e possono essere comparate alla mente vegetale. Le parti visibili, o corpi, sono composte da atomi, particelle ed energia. Le parti invisibili di queste molecole, atomi e particelle dirigono l’esistenza e l’azione della loro parte visibile. Le parti visibili sono perciò l’espressione e la manifestazione delle loro rispettive parti invisibili.

Possiamo dire che le parti invisibili sono il carattere interiore che fanno della parte visibile la forma esteriore. Senza le direttive della parte invisibile, la parte visibile della molecola, atomo e particella non può agire, esistere o moltiplicarsi.

Le cellule del corpo umano, animale e vegetale sono anch’esse composte da molecole, atomi e particelle, quindi energia. I corpi perciò ricevono le direttive dalle loro corrispettive parti invisibili. Le parti visibili della molecola, atomo, particella, composte da atomi, particelle, energia, devono ricevere allo stesso modo direttive da una sorgente invisibile che è per ciascuno di essi la rispettiva parte invisibile. Da ciò possiamo capire che tutti gli esseri e tutte le cose sono composte da due parti: il carattere interiore, invisibile, e la forma esteriore, visibile, che riflette il carattere interiore.

Noi chiamiamo il carattere interiore Sung Sang e la forma esteriore Hyung Sang. Il Sung Sang è l’essenza interiore invisibile che determina la forma esteriore. Lo Hyung Sang è la forma esteriore visibile, espressione del carattere interiore. Chiamiamo queste “Caratteristiche duali di Sung Sang e Hyung Sang di Dio”.

In filosofia e teologia, la parola “duale” è spesso usata per descrivere la dualità fra bene e male. La dottrina che indica l’universo sottomesso al dominio di due opposti principi, il bene e il male, è conosciuta come “dualismo classico”.

Il termine “duale” significa “che consiste di due parti”, ed è usato nel Principio della Creazione per descrivere la caratteristica duale di Dio e della creazione. Un altro termine per descrivere questa caratteristica è “polarità”.

Da dove provengono le caratteristiche duali di Sung Sang (SS) e Hyung Sang (HS) di tutti gli esseri? Poiché esistono in ogni cosa creata, devono provenire da un’unica causa originaria che chiamiamo Dio.

Le caratteristiche duali di Dio sono le “Caratteristiche duali originarie di Sung Sang e Hyung Sang”. Dio, la Causa Prima, dette origine a tutte le cose, proiettando in esse le Sue caratteristiche duali che conglobano in uno tutti i SS e HS della creazione.

Il SS dell’uomo è la sua mente, e lo HS il suo corpo. La mente è il carattere interiore invisibile, mentre il corpo la forma esteriore visibile. Attraverso la chiromanzia, la fisionomia, l’analisi della struttura ossea e metodi analoghi, si può risalire alle caratteristiche mentali dell’uomo.

4. Caratteristiche duali di positività e negatività

cap1-04

Tutte le cose create, dall’uomo alla più piccola particella, hanno due aspetti: uno di positività, o mascolinità, ed uno di negatività, o femminilità. Chiamiamo queste le “Caratteristiche duali di positività e negatività”.

Da dove provengono dunque queste caratteristiche duali in tutta la creazione? Provengono da Dio, causa di tutte le cose. Egli ha fatto ogni cosa proiettando in esse le Sue caratteristiche duali di positività e negatività. Chiamiamo queste Sue Caratteristiche “Caratteristiche duali originarie di positività e negatività di Dio”, oppure “Caratteristiche duali originarie di mascolinità e femminilità di Dio”.

5. Relazione tra Sung Sang e Hyung Sang

SUNG-SANG

HYUNG-SANG

Invisibile
Interiore
Verticale 3
Causa
Soggetto

Visibile
Esteriore
Orizzontale
Effetto
Oggetto

La mente dell’uomo (Sung Sang) ed il suo corpo (Hyung Sang) sono nella relazione sopra descritta.

2 Gli atomi possono essere divisi in due tipi: quelli con valenza positiva e quelli con valenza negativa.

3 Verticale è la natura che permette ad un essere di avere una relazione con una causa più alta, come la relazione dell’uomo con Dio; Orizzontale è la natura che permette ad un essere di avere una relazione con altri esseri al suo stesso livello, come la relazione tra uomo e uomo.

6. Relazione tra positività e negatività

Positività (Mascolinità)

Negatività (Femminilità)

Interiore
Soggetto

Esteriore
Oggetto

Gn. (2:22) “Poi il Signore Iddio con la costola tolta all’uomo formò una donna e la condusse all’uomo”.

7. Riferimenti biblici

Gn. (2:18) “Poi il Signore Iddio disse: “Non è bene che l’uomo sia solo: io gli farò un aiuto degno di lui”.

Gn. (1:27) “Iddio creò l’uomo a Sua immagine; a immagine di Dio li creò; maschio e femmina li creò”.

cap1-05

Se il SS e lo HS non esistessero nella natura di Dio, non potrebbero esistere mente e corpo, o SS e HS, nell’uomo.

Se le caratteristiche di mascolinità e femminilità non esistessero nella natura di Dio, non ci sarebbero maschio e femmina nell’uomo, che è l’immagine di Dio.

8. Relazione tra le caratteristiche di SS e HS e di positività e negatività

La struttura fondamentale è quella di mente e corpo e da questa derivano le caratteristiche di maschio e femmina. Questo significa che prima viene l’essere umano, e poi l’aspetto di mascolinità e femminilità. Entrambi, maschio e femmina, hanno mente e corpo: questa è la struttura fondamentale dell’uomo.

Lo stesso è per Dio.

Perciò le caratteristiche di SS e HS costituiscono la natura fondamentale di Dio, e sono interiori; le caratteristiche di positività e negatività sono attributi del Suo SS e HS, e sono esteriori.

9. Dio

Quali sono, in ultima analisi, i definitivi SS e HS di Dio? Sono l’infinito cuore e amore dello Spirito di Dio, e la Sua energia. Il cuore, l’amore e l’energia di Dio sono espresse attraverso la bellezza, verità e bontà della Sua creazione: l’uomo e l’universo. Il cuore, l’amore e l’energia sono completamente espresse quando i genitori centrati su Dio danno un amore incondizionato ai loro figli. Dio è il soggetto originario del sentimento e dell’amore, ed è l’armonico soggetto di tutte le caratteristiche della creazione.

Dio è quindi qualcosa di più del solo SS e HS, positività e negatività.

(1) L’amore dei genitori verso i figli non varia con il tempo ed il luogo; ed è indipendente dalla loro razza, nazione e cultura. Da dove proviene questo amore? Proviene da Dio. Quindi Egli è un Dio di amore.

(2) Tutti gli uomini hanno una coscienza, che li spinge alla ricerca della verità, della bontà e della bellezza. Questa coscienza viene da Dio. Quindi Egli è un Dio di bellezza, verità e bontà.

(3) In tutta la creazione noi vediamo un ordine, una legge, un principio; c’è un ordine in tutto, dai movimenti dei corpi celesti, fino agli atomi e particelle. Tali principi e leggi provengono da Dio. Quindi, Dio è un Dio di ordine, legge e principio.

(4) L’uomo ricerca valori eterni, invariabili ed assoluti. Questo perché Dio è un essere eterno, invariabile ed assoluto ed ha creato l’uomo come un essere eterno, invariabile ed assoluto, come Suo oggetto.

B. Relazione tra Dio e la Creazione

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L’universo perfetto centrato su Dio è come un uomo perfetto centrato sulla sua mente, ed è un corpo organico che si muove in accordo allo scopo della creazione di Dio. L’universo è l’oggetto sostanziale di Dio, il soggetto invisibile, e consiste di corpi individuali di verità, che riflettono la Sua natura duale. Ogni essere, che ha SS e HS e positività e negatività, è definito come corpo individuale di verità.

L’uomo fu creato ad immagine di Dio. La creazione fu fatta come un simbolo, una rappresentazione della natura di Dio, ad immagine dell’uomo.

Quando Dio e la creazione sono considerati come un tutt’uno armonico, Dio è il SS, il Soggetto maschile della creazione, e la creazione è lo HS, l’oggetto femminile di Dio. La creazione è, quindi, la forma esteriore visibile di Dio.

L’uomo è il centro, il signore della creazione. Per questa ragione Dio disse che l’uomo è creato a Sua immagine.

C. Il Principio di creazione e la Filosofia Orientale

La base della Filosofia Orientale è costituita dal libro “I King”, o Libro dei Mutamenti. Esso dice: da Taeguk (Origine) derivano Yang e Yin (Positività e Negatività), e da questi derivano cinque elementi (metallo, legno, acqua, fuoco e terra), che dettero origine a tutta la creazione.

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4 Uno Yang e uno Yin uniti sono chiamati Tao.

Gv. (1:1-3) “In principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era in principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose create è stata fatta”.

La Filosofia Orientale considera Dio come un essere avente solo caratteristiche duali di positività e negatività. Non considera le più importanti caratteristiche di SS e HS, che rendono Dio un Dio di sentimento, amore, intelletto, volontà e personalità. Quella filosofia non ha potuto quindi comprendere la provvidenza di Dio e lo scopo della creazione. Non ha potuto di conseguenza svilupparsi in una religione più alta, restando così basilarmente un mezzo di miglioramento personale. Essa non spiega inoltre l’origine del male.

Sezione 2

La Forza Prima Universale - L’azione di dare e avere - La fondazione delle quattro posizioni

A. La Forza Prima Universale

Dio è un essere eterno, assoluto ed autoesistente. Perciò, la forza che permette la Sua esistenza deve avere le Sue stesse caratteristiche. Questa forza originaria non fu creata, ma semplicemente esiste con Dio fin dall’inizio. Noi la definiamo: Forza Prima Universale. Il cuore e l’amore di Dio sono il Suo SS e la Forza Prima Universale (F.P.U.) è il suo HS.

La F.P.U. è quindi la base della forza di Dio. Così come la creazione viene da Dio, tutte le forze che permettono alla creazione di esistere vengono dalla F.P.U.

B. L’azione di dare ed avere

Tutto ciò che esiste, esiste sulla base del rapporto soggetto-oggetto. Questo rapporto si realizza tramite la F.P.U., e lo definiamo “azione di dare ed avere”.

Quando soggetto ed oggetto sono pronti a realizzare un’azione di dare ed avere, diciamo che hanno formato un modello correlativo (ad es. fidanzamento). Quando quest’azione di dare ed avere viene effettivamente realizzata attraverso la F.P.U., lo stato di unità che si ottiene è chiamato base correlativa (es. matrimonio). Grazie all’azione di dare ed avere si generano le forze che permettono ad ogni cosa di esistere, agire e moltiplicarsi. Queste forze sono chiamate Forze dell’azione di dare ed avere.

cap1-08

Dio: le caratteristiche duali attuano l’azione di dare ed avere in Lui attraverso la F.P.U. e generano tutte le forze necessarie alla Sua esistenza, azione e creazione.

Creazione: soggetto ed oggetto, attraverso la F.P.U. formano un modello correlativo ed attuano l’azione di dare ed avere, formando una base correlativa (base esistenziale). Da quest’azione si originano tutte le forze necessarie all’esistenza, all’azione, alla moltiplicazione.

La necessità dell’azione di dare ed avere può essere compresa considerando, ad esempio, i rapporti tra le varie parti della creazione.

cap1-09

Senza l’azione di dare ed avere, nessun essere o cosa può esistere, agire, moltiplicarsi. Possiamo dare degli esempi anche riguardo ai rapporti umani:

cap1-10

Se non c’è azione di dare ed avere tra i membri della famiglia, non può esserci felicità nella vita familiare e la famiglia non può mantenersi unita. Perché una società sia armonica e prospera, i membri della stessa devono cooperare per il bene comune. Lo stesso vale per la nazione e per il mondo.

Tutto questo potrà essere realizzato solo quando l’uomo sarà capace di avere una perfetta azione di dare ed avere con Dio.

1. Relazione tra Forza Prima Universale e Forza dell’azione di dare ed avere

FORZA DELL’AZIONE DI DARE ED AVERE

FORZA PRIMA UNIVERSALE

Visibile
Esteriore
Orizzontale
Effetto
Oggetto

Invisibile
Interiore
Verticale
Soggetto

Le forze dell’azione di dare ed avere sono generate dalla F.P.U., che è quindi la loro causa e soggetto. La F.P.U. è in Dio, e le Forze dell’azione di dare ed avere sono visibili nell’azione e nell’esistenza di tutti gli esseri della creazione.

2. La forza della coscienza

Quando un uomo compie un’azione sbagliata prova rimorso nella coscienza. Infatti la forza della coscienza agisce in ogni uomo e lo guida verso il bene. Qual è l’origine di questa forza?

Tutte le forze, quindi anche quella della coscienza, sono generate dall’azione di dare ed avere. Perché la coscienza realizzi un’azione di dare ed avere, deve avere un soggetto, e questo soggetto è Dio, o la verità.

cap1-11

L’uomo si è allontanato da Dio a causa della caduta, mentre originariamente era stato creato come Suo oggetto. La sua mente originale, però, desidera ancora prendere questa posizione oggettiva, e questo desiderio si manifesta nella coscienza. L’uomo caduto non conosce Dio e la Sua volontà, ma grazie alla mente originale, la sua coscienza ricerca sempre il bene.

Quando la visione della verità da parte dell’uomo devia da quella originale, anche le sue azioni, fatte seguendo le direttive della coscienza, deviano dal modello originale del bene.

3. La caduta e la restaurazione viste attraverso l’azione di dare ed avere

(1) L’uomo

L’uomo perfetto realizza l’azione di dare ed avere con Dio. L’uomo caduto, invece, realizza questo scambio con Satana come suo oggetto. Dio è escluso da questo rapporto.

cap1-12

Gv. (14:6) “Gesù gli rispose: “Io sono la Via, la Verità e la Vita; nessuno può venire al Padre se non per me”.

1 Tm. (2:5) “Non vi è infatti che un Dio solo, e un solo mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Gesù Cristo”.

Gv. (3:16) “Affinché ognuno che crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna”.

Sin dalla caduta, Dio ha dovuto portare avanti la provvidenza di restaurazione. Il fine della restaurazione sarà completamente realizzato quando le persone si uniranno al Messia che verrà sulla terra. In questo modo, l’uomo elimina completamente il suo rapporto con Satana. Il Messia è quindi la Via, la Verità e la Vita.

(2) Il mondo

Nel mondo ideale tutti gli uomini raggiungono la maturità e realizzano un profondo rapporto con Dio diventando uno con Lui. Diventano il corpo di Dio e vivono in accordo alla Sua volontà. Questi uomini possono essere paragonati alle cellule di un corpo, che agiscono seguendo le direttive della mente.

Inoltre gli uomini realizzano l’azione di dare ed avere anche tra tutti loro, e si uniscono come cellule di un unico corpo. Gli altri diventano il “secondo io” dell’individuo, e si realizza così un’unica famiglia mondiale, in cui tutti diventano fratelli e sorelle.

Nel mondo caduto l’azione verticale di dare ed avere tra Dio e l’uomo non esiste. Quindi gli uomini, perdendo il loro comune soggetto, Dio, non possono realizzare tra di loro l’azione di dare e avere orizzontale; per questo viviamo in un mondo diviso ed in conflitto.

In questa situazione il Messia viene a ristabilire il rapporto con Dio. Egli guiderà gli uomini a raggiungere la maturità e questi poi si uniranno fra di loro formando il mondo ideale.

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4. Versi biblici sul dare ed avere

Mt. (7:8) “Poiché chiunque chiede, riceve; chi cerca, trova; a chi bussa, sarà aperto”.

Mt. (7:12) “Pertanto tutte quelle cose che volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatele ad essi”.

Mt. (10:32) “Chiunque pertanto mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei Cieli ...”

Mt. (10:41-42) “Chi accoglie un profeta in quanto profeta, riceverà la ricompensa del profeta; e chi accoglie un giusto in quanto giusto, riceverà la ricompensa del giusto. E chi darà da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è mio discepolo, in verità vi dico: non perderà la sua ricompensa”.

C. Origine - Divisione - Unione, Scopo dei tre oggetti e Fondazione delle quattro posizioni.

1. Azione di Origine - Divisione - Unione

Quando le caratteristiche duali di Dio eseguono l’azione di dare e avere attraverso la F.P.U., l’uomo e la donna vengono ad esistere come due esseri sostanziali divisi, soggetto ed oggetto. Quando essi raggiungono la maturità, l’attuazione dell’azione di dare e avere come marito e moglie li rende una sola cosa. Questa unione prende la terza posizione oggettiva a Dio.

Le caratteristiche duali di Dio (Origine) si moltiplicano attraverso l’azione di dare ed avere in due esseri sostanziali divisi (Divisione); tali esseri divisi diventano uno (Unione) attraverso il loro dare ed avere. L’Unione prende la terza posizione oggettiva a Dio. Questo processo è definito come azione di Origine-Divisione-Unione O.D.U.). Tutto si moltiplica tramite l’azione di O.D.U.

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2. Lo scopo dei tre oggetti

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Ciascuno dei quattro elementi - Origine, Soggetto, Oggetto, Unione - vuole prendere la posizione di soggetto rispetto agli altri tre e unirsi a loro. Ciascuno vuole, inoltre, servire gli altri tre da una posizione oggettiva. Questo è definito “Modello dei tre oggetti”. Lo scopo per il quale il soggetto vuole unirsi con i tre oggetti è chiamato “Scopo dei tre oggetti”. Questo rapporto esiste solo tra Dio e gli uomini.

3. Fondazione delle quattro posizioni

Quando attraverso l’azione di O.D.U., marito, moglie e figli realizzano lo scopo dei tre oggetti, formano la fondazione delle quattro posizioni. Questo è il modo in cui soggetto ed oggetto, in ogni essere o cosa, possono unirsi centrati su Dio.

La fondazione delle quattro posizioni è lo scopo della creazione, perché è la base dell’amore, del bene, degli ideali. È anche la base dell’esistenza, dell’azione, della moltiplicazione e dei tre stadi del periodo di crescita (Cfr. parte I: “Processo di Creazione”).

cap1-16

Essa è anche la base del significato del numero 4, del numero 3 e del numero 12. Questo perché ci sono quattro posizioni, tre scopi oggettivi e dodici oggetti: tre oggetti per ciascuno dei quattro soggetti.

4. Movimento all’interno della fondazione delle quattro posizioni

cap1-17

Quando un soggetto ed un oggetto entrano in relazione tra di loro, l’oggetto comincia a ruotare attorno al soggetto, ed essi formano così un’unità. In accordo allo stesso principio, il soggetto, a sua volta, diventa un oggetto di Dio, ruota intorno a Lui e forma un’unità con Lui. Quando l’oggetto forma un’unità col soggetto, insieme diventano un oggetto sostanziale di Dio, poiché ne riflettono le essenze duali. Per questa ragione, qualsiasi oggetto deve prima unirsi al suo soggetto, per poter essere poi oggetto a Dio.

Ad esempio: quando un protone ed un elettrone attuano un’azione di dare ed avere col protone come centro, si origina un movimento circolare che unisce i due elementi, che diventano così un atomo. Anche il protone e l’elettrone hanno essenze duali, impiegate in un continuo movimento individuale. Perciò, il movimento circolare, causato dall’azione di dare ed avere tra protone ed elettrone, non avviene solamente su un livello orizzontale, ma cambia costantemente il suo angolo di movimento, diventando infine un movimento sferico. Così, anche l’atomo esiste a livello tridimensionale.

La bellezza del creato esiste in varietà infinite, e questo è dovuto alla diversità dell’orbita, forma, stato, direzione, angolazione e velocità nell’azione di dare ed avere tra soggetto ed oggetto.

La frase: “movimento sferico centrato su Dio” significa, per l’uomo, che egli può avere un rapporto a sei dimensioni con le persone in fisico, e che comunica anche col mondo spirituale.

Queste sei dimensioni sono: “alto e basso”, “davanti e dietro”, “destra e sinistra”. “Alto e basso” rappresentano il rapporto che si ha con i genitori e con i figli, o con i propri superiori ed inferiori. “Davanti e dietro” sono il tipo di rapporto che si ha con le persone più o meno esperte o realizzate di noi. “Destra e sinistra” rappresentano il rapporto con i fratelli e sorelle, o con coloro che sono al nostro stesso livello.

5. Relazione tra Dio, l’uomo e tutte le cose

(1) Gerarchia della creazione

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Dio creò le particelle con il Suo cuore e la Sua energia. Lo scopo delle particelle è quello di formare atomi, quello degli atomi di formare molecole e così via.

Nella creazione esiste quindi una gerarchia che va dall’elemento più semplice, la particella, a quello più complesso, l’uomo. Ogni essere o cosa viene così a possedere caratteristiche proprie di grado più elevato.

Per questo la Bibbia dice in Gn. (1:28) che l’uomo deve sottomettere la terra ed avere dominio su tutta la creazione. Infine, lo scopo dell’uomo è quello di servire Dio e diventare uno con Lui. Egli ha creato ogni cosa per l’uomo. Senza l’uomo, quindi, l’universo è come un museo senza visitatori.

(2) Relazione tra l’uomo e la creazione

Lo scopo della creazione è quello di costituire l’ambiente di vita dell’uomo, che è quindi il suo centro HS e SS.

L’uomo è il centro HS del creato, perché il suo corpo fisico (HS) è formato da tutti gli elementi fisici presenti in esso. Ciò gli permette di entrare in rapporto con la creazione e di essere stimolato dalla sua bellezza.

L’uomo è anche il centro SS della creazione. Il corpo fisico risponde al suo sentimento, intelletto e volontà. Perché ciò avvenga, la materia deve possedere elementi corrispondenti al sentimento, intelletto e volontà dell’uomo. Questi elementi sono la parte SS della creazione.

Il desiderio SS della creazione è di dare gioia all’uomo. Per questo S. Paolo disse:

Rm. (8:19-21) “Infatti la creazione aspetta con grande ansia la manifestazione dei figli di Dio, perché se la creazione fu sottoposta alla vanità non di una volontà, ma a causa di colui che ve la sottopose, fu però nella speranza, perché la creazione stessa sarà liberata dalla servitù della corruzione, per aver parte alla libertà della gloria dei figli di Dio”.

(3) Il primo matrimonio tra uomo e donna perfetti

Nell’azione di dare ed avere tra marito e moglie perfetti, tutte le caratteristiche duali interagiscono e formano un’unità. Moglie e marito diventano la forma perfetta di Dio, grazie all’unione completa delle loro caratteristiche duali.

cap1-19

Un uomo perfetto è un essere sostanziale che rappresenta l’insieme di tutti i soggetti della creazione. Una donna perfetta è un essere sostanziale che rappresenta l’insieme di tutti gli oggetti della creazione. Perciò, quando il primo uomo e donna perfetti si uniscono come marito e moglie, anche la creazione si unisce centrata sull’uomo. Così, il luogo in cui tale coppia si unisce, diventa il centro del cosmo.

L’unione armonica delle caratteristiche duali del marito e della moglie si riflette allora nell’armonia del cosmo, creato anch’esso con le stesse caratteristiche duali. Questo diventa allora il centro del bene dove Dio, il soggetto dell’amore, e l’uomo, l’oggetto della bellezza, si uniscono per realizzare lo scopo della creazione.

In questo modo Dio, il nostro Genitore, dimora eternamente nell’uomo che cresce e si sviluppa come Suo figlio perfetto. L’uomo diventa l’oggetto che riceve eternamente l’amore di Dio, e da lui Dio riceve eternamente gioia. In tal modo l’unione perfetta diventa il centro della verità e della mente originaria.

6. Onnipresenza di Dio

Tutta la creazione è stata fatta ad immagine di Dio, e consiste di soggetti ed oggetti. Nel mondo ideale, soggetto ed oggetto automaticamente eseguono l’azione di dare ed avere attraverso la F.P.U. e formano la fondazione delle quattro posizioni centrata su Dio. Dio quindi esiste ed opera in tutta la creazione.

7. Moltiplicazione dei corpi fisici

La moltiplicazione dei corpi fisici si realizza attraverso l’azione di O.D.U.. Nel caso della vita vegetale, partendo da un seme, lo stame ed il pistillo raggiungono la maturità, si uniscono e producono un nuovo seme. Quel seme è poi l’origine di una nuova vita vegetale. Lo stesso processo avviene nel caso della riproduzione animale.

cap1-20

8. Le ragioni per cui tutti gli esseri hanno caratteristiche duali

(1) Perché un essere esista, è necessaria forza. Questa è generabile solo quando un soggetto ed un oggetto eseguono l’azione di dare ed avere.

(2) Tutti gli esseri hanno una natura eterna, e l’eternità esiste grazie al moto circolare; tale moto è il prodotto dell’azione di dare ed avere tra soggetto ed oggetto.

Sezione 3

Lo scopo della creazione

A. Perché Dio ha creato

Perché Dio ha creato il mondo? La risposta può essere trovata analizzando il desiderio dell’uomo per la vita, e le motivazioni del suo lavoro creativo. L’uomo non vuole vivere isolato; cerca sempre di avere un oggetto con cui eseguire l’azione di dare ed avere per produrre gioia. Il desiderio dell’uomo è dunque quello di provare gioia e felicità. Questo desiderio proviene da un altro desiderio o natura, quello di Dio.

Da questo possiamo comprendere come anche Dio voglia provare gioia. È questo il motivo predominante della Sua creazione. È per questo che Dio, ogni qualvolta terminò una parte della Sua creazione disse: “È buono” (Gn. 1:4-31). La gioia completa di Dio si realizza soltanto quando l’uomo vive con gioia per stabilire il Regno dei Cieli sulla terra e nel mondo spirituale.

B. Lo scopo del SS e del HS

Ogni essere della creazione ha uno scopo che è lo scopo del Creatore di tale essere. Lo scopo di ogni essere, quindi, è determinato dal suo creatore, non da lui stesso.

cap1-21

La parte SS di ogni essere persegue uno scopo SS, mentre la corrispondente parte HS persegue uno scopo HS. Nell’uomo, ad esempio, la coscienza (parte SS) desidera sempre servire il tutto: questo è quindi lo scopo SS dell’uomo. Il suo corpo ricerca invece la soddisfazione dell’individuo; lo scopo HS è, quindi, quello di servire l’individuo.

cap1-22

Perché un essere sia perfetto, la sua parte SS (soggetto) e la sua parte HS (oggetto) devono realizzare una completa azione di dare ed avere. Lo stesso avviene per gli scopi SS e HS.

Secondo il Principio di Creazione, bisognerebbe perseguire prima lo scopo SS, perché è il soggetto, ma, nel mondo caduto, l’uomo mette più enfasi sulla realizzazione dello scopo HS. È questa la ragione per cui il mondo caduto è un mondo pieno di egoismo, conflitto e disarmonia.

Lo scopo SS deve diventare lo scopo della vita dell’uomo. Solo allora il mondo diventerà un mondo pieno di amore, pace, armonia. Questo è il mondo ideale. Nel mondo ideale non ci può essere uno scopo HS separato dallo scopo SS, né può esserci uno scopo SS che non garantisce la realizzazione dello scopo HS. Perciò, il mondo ideale è un enorme corpo organico, le cui parti sono unite dal duplice scopo di tutta la creazione.

C. L’oggetto di bene che porta gioia a Dio

1. Come è prodotta la gioia?

Un essere prova gioia quando:

a) ha un oggetto che riflette e stimola le sue caratteristiche duali, realizzando i suoi desideri;

b) le proprie caratteristiche duali sono completate da quelle dell’oggetto.

cap1-23

Quando un artista proietta il suo SS e HS nella sua opera, riceve un sentimento stimolante da questa e quindi prova una grande gioia.

L’uomo riceve gioia dalla bellezza stimolante della natura e dal proprio lavoro creativo. Per l’uomo, l’oggetto che più di ogni altro riflette le proprie caratteristiche duali di SS e HS è il suo simile. È allora dagli altri uomini che egli può ricevere la gioia più grande.

L’uomo è l’oggetto col quale Dio può realizzare nel modo più completo l’azione di dare ed avere, e che può stimolare completamente il Suo SS e HS. Ma, a causa della caduta, l’uomo ha perso la posizione oggettiva a Dio.

2. La sofferenza di Dio dopo la caduta dell’uomo

A causa della caduta, Dio perse i Suoi amati figli, creati a Sua immagine come Suoi corpi sostanziali. Il dolore che Dio provò quando l’uomo cadde fu insopportabile. Dio aveva creato l’uomo per amarlo, per questo aveva riversato in lui tutto ciò che aveva: il Suo cuore, il Suo amore e la Sua energia. Voleva fare dell’uomo il Suo vero figlio, il signore di tutta la creazione. L’uomo fu creato come un essere preziosissimo, senza di cui l’ideale di Dio non poteva essere realizzato. Tuttavia, ciò fu perso a causa della caduta.

Dio, inoltre, perse tutta la creazione perché il suo signore, l’uomo, fu preso da Satana. Dio, oltre a non veder realizzato il Suo scopo di creazione, vede svilupparsi la più odiosa relazione fra gli uomini caduti e Satana: gli uomini, creati come figli di Dio, diventano figli di Satana; creati come signori della creazione, diventano i servi dei servi. Tuttavia essi, inconsapevoli del loro stato miserabile, si accontentano della vita che si presenta loro nel mondo caduto. Gli uomini caduti rinnegano l’esistenza di Dio, commettendo ogni sorta di crimine e realizzando in tal modo un mondo di sofferenza. In questo mondo, Dio si trova ad avere come nemici i Suoi stessi figli. È per questo che nella Bibbia si legge:

Gn (6:6) “E il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra, se ne dolse nel Suo cuore”.

Dio si trova in una condizione paradossale: non può odiare gli uomini caduti, creati come Suoi figli, e non può amarli completamente perché essi lo rifiutano. Non può distruggerli, ma deve lavorare per salvarli dallo stato in cui sono, nonostante abbiano lapidato ed ucciso coloro che Egli aveva mandato, e perfino Suo Figlio.

Is. (1:2-3) “Ho allevato dei figli e li ho resi grandi, ma mi si sono ribellati. Il bue conosce il suo padrone e l’asino la greppia del suo possessore. Israele non conosce, il mio popolo non intende”.

La speranza di Dio per l’uomo era così grande che il disappunto, l’angoscia e il dispiacere provato alla sua caduta fu immenso. Non esiste nessun essere più infelice di Dio, poiché vedendo i Suoi figli e la creazione caduti, prova profondo dolore, Dio vuole disperatamente restaurare ed amare i Suoi figli, per questo desidera realizzare la Sua provvidenza di salvezza. È per questo che noi dobbiamo alleviare la Sua sofferenza e confortarLo, ritornandoGli gioia, restaurandoci alla posizione di Veri Figli.

3. L’oggetto di bene che porta gioia a Dio

Dio creò l’uomo a Sua immagine; l’uomo perfetto è, quindi, il Suo corpo e oggetto perfetto. Dio voleva provare gioia da tanti oggetti quante sono le possibili combinazioni di ambienti e circostanze. È questa la ragione per cui Dio diede le “tre benedizioni” (Gn 1:28).

L’uomo, realizzando le tre benedizioni, prova la gioia più grande. Anche Dio prova gioia in questo modo perché, nel mondo ideale, l’uomo è il Suo corpo sostanziale. Quindi, la realizzazione di ognuna delle tre benedizioni diventa l’oggetto che porta gioia a Dio.

(1) Realizzazione della prima benedizione di Dio

La prima benedizione di Dio riguarda la perfezione dell’individuo, L’uomo che ha raggiunto la perfezione è un oggetto sostanziale di bene per Dio; la sua mente percepisce il cuore di Dio ed agisce in accordo alla Sua volontà; il corpo agisce secondo le direttive della mente e quindi di Dio. L’uomo perfetto è, quindi, uno con Dio, sente il Suo cuore e viene a possedere la Sua divinità o natura; per questo, non farà mai qualcosa che possa causarGli sofferenza. Sia Gesù che S. Paolo parlarono di questo tipo di uomo:

Gv (14:20) “...in quel giorno voi conoscerete che io sono nel Padre Mio e voi siete in me e io in voi”.

Mt. (5:48) ’Siate dunque perfetti, come perfetto è il Padre vostro Celeste”.

1 Cor (3:16) “Non sapete voi che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?”.

cap1-24

(2) Realizzazione della seconda benedizione di Dio

La seconda benedizione di Dio riguarda la moltiplicazione dei figli del bene.

cap1-25

Quando un uomo e una donna perfetti si uniscono in matrimonio, procreano figli perfetti; tali figli non sono soltanto oggetti di bene per i genitori, ma sono uno nel cuore con gli ideali di Dio. Dalla famiglia ideale si sviluppa una società ideale. Quando la massima unità e ordine sono raggiunti, la società rappresenta il corpo e la mente di un uomo perfetto, e funziona come tale.

Dio, come forza guida della società, è paragonabile alla mente dell’uomo perfetto. I membri della società sono comparabili alle membra del corpo; in tale situazione la mente provvede alla direzione e tutte le parti del corpo funzionano armoniosamente. Una tale società è un oggetto sostanziale di bene per Dio. Una società perfetta dà origine ad una nazione perfetta, e nazioni perfette ad un mondo perfetto. Dare ed avere fra questo mondo perfetto e Dio dà come risultato la stimolazione del SS e HS di entrambi, Dio e l’uomo, procurando gioia reciproca.

(3) Realizzazione della terza benedizione di Dio

La terza benedizione di Dio riguarda il dominio dell’uomo sulla creazione. Se l’uomo deve avere il dominio della creazione, è necessario che entrambi abbiano elementi in comune. Per questo la creazione è fatta ad immagine dell’uomo e riflette le sue caratteristiche di SS e HS:

cap1-26

Uomo e animali: tutti gli elementi, le strutture, le funzioni e nature degli animali si trovano nell’uomo. Ci sono molti esempi di questo: tutti i suoni prodotti dagli animali possono essere imitati dalle corde vocali umane; le forme di tutte le cose create possono essere viste nel corpo umano; gli organi interni degli animali assomigliano a quelli umani, sebbene quelli umani siano più complessi; la struttura cellulare degli animali è simile a quella dell’uomo.

Uomo e vegetali: allo stesso modo, l’uomo trova in sé tutti gli elementi, le strutture e le funzioni che si trovano nel regno vegetale. Ad esempio, le cellule dei vegetali sono simili a quelle del corpo umano; le foglie possono essere comparate ai polmoni, le radici allo stomaco e così via.

Uomo e minerali: il corpo umano è composto in tutto e per tutto dagli elementi che si trovano nel regno minerale.

Uomo e terra: l’intera struttura della terra può essere comparata al corpo umano; l’erba e la vegetazione sono comparabili capigliatura, gli strati terrestri alla muscolatura, i fiumi sotterranei ai vasi sanguigni; gli strati rocciosi e il nucleo ferroso alle ossa e il centro di lava fuso al midollo osseo umano.

Dio creò l’universo come oggetto sostanziale del SS e HS dell’uomo per permettere all’uomo di provare gioia dalla stimolazione del suo SS e HS. La relazione ideale tra Dio, uomo e universo è illustrata nel seguente diagramma:

cap1-27

Quando l’uomo perfetto esercita il dominio sulla creazione, l’uomo e la creazione diventano uno. In questo caso, l’uomo opera come il cervello di un corpo perfetto, e la creazione come le membra, riflettendo la struttura dell’uomo perfetto. In tal modo essa diventa l’oggetto sostanziale dell’uomo ed insieme diventano l’oggetto sostanziale di Dio. Dalla reciproca stimolazione del SS e HS si realizza una gioia profonda.

(4) Conclusione

Lo scopo ultimo della creazione sarà realizzato quando il Regno dei Cieli verrà stabilito sia nel mondo fisico che nel mondo spirituale.

Il Regno dei Cieli è come un uomo perfetto. In un corpo che funziona perfettamente, il cervello dirige il sistema nervoso, e c’è un’armoniosa risposta da parte delle membra che raggiungono lo scopo per cui sono state create. Inoltre, nella società che si verrà a formare, Dio guiderà l’uomo, il quale risponderà a Lui con armonia, realizzando in tal modo il mondo ideale.

L’uomo e la natura, l’uomo e le sue opere, l’uomo e l’uomo, fratelli e sorelle, marito e moglie, genitori e figli, Dio e l’uomo: tutti provano gioia realizzando l’azione di dare ed avere.

Quando l’uomo prova gioia, la creazione e Dio provano lo stesso sentimento; infatti lo scopo dell’uomo e dell’universo è ritornare gioia a Dio.

Sezione 4

Il processo di creazione dell’universo ed il periodo di crescita

A. Il processo di creazione dell’universo

1. I sei “giorni” della creazione (Gn 1:1-31)

Questi giorni non sono realmente di 24 ore, ma rappresentano sei epoche di tempo. Queste sono simili ai periodi geologici noti come le ere Cosmozoica, Azoica, Archeozoica, Proterozoica, Paleozoica e Cenozoica.

In 2 Pt (3:8), troviamo scritto che per il Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno, quindi il periodo di tempo riportato è simbolico.

cap1-28

5 A causa delle grandi variazioni, uno strato di gas, fumo e nuvole copriva la terra e fu dissipato a questo punto e il sole, la luna e le stelle, create al primo giorno diventano visibili dalla terra.

2. Sequenza della creazione

(1) Il lavoro creativo dell’uomo

cap1-29

Diamo uno sguardo all’evoluzione dell’automobile: un tronco divenne una ruota di legno, che, in seguito, si moltiplicò in due, dando origine ad un carro a due ruote. Questo carro fu trainato dall’uomo, ma il suo posto fu preso in seguito dal cavallo, che è un mezzo di locomozione più efficiente. Più tardi si sviluppò il carro a quattro ruote e, mano a mano, il posto del cavallo fu preso dal motore a vapore, il quale mutò ancora evolvendosi nel motore a combustione interna. Da questo deriva la moderna ed elegante automobile.

Secondo il punto di vista evoluzionista, ogni tipo di mezzo di trasporto sopravvisse al precedente adattandosi all’ambiente che mutava. Ad esempio, poiché la ruota di legno si spaccava sulle nuove strade asfaltate, si trasformò, per sopravvivere, in ruota di gomma. Lo stesso discorso di evoluzione per adattamento alle mutate condizioni ambientali vale per il mutamento del mezzo di locomozione dall’uomo al motore, sopra descritto.

Una persona che venisse a scoprire questi mutamenti progressivi senza conoscerne la vera causa, troverebbe molto logico il punto di vista evoluzionistico. Noi, però, sappiamo che il passaggio da uno stadio al successivo fu causato dal desiderio e dallo scopo dell’uomo, e dalla sua continua aggiunta in energia, cuore, intelletto, volontà, abilità e materiali allo stadio precedente.

(2) Il lavoro creativo di Dio

Ciascun essere ha come origine l’unione delle caratteristiche duali in Dio. Il fatto che tutti gli esseri si somigliano, non significa che l’uomo, attraverso vari passaggi, derivi da un’ameba (come indicato in figura). Il passaggio da un essere inferiore a quello superiore non avviene soltanto per merito degli elementi ed energia dell’essere inferiore, ma grazie ad una continua aggiunta in energia, sentimento, intelligenza, volontà e creatività ad ogni essere da parte di Dio. Perciò la creazione più elevata, cioè l’uomo, non è figlio dell’ameba, ma figlio di Dio.

Tutti gli esseri si assomigliano perché provengono dalla stessa origine che è Dio.

cap1-30

B. Il periodo di crescita della creazione

1. Necessità di un periodo di crescita

Ogni essere ha bisogno di un certo periodo di tempo per poter raggiungere uno stato di maturità o perfezione. Perché dalla causa derivi l’effetto, occorre tempo.

cap1-31

Tutte le reazioni fisiche e chimiche richiedono tempo. Anche per la creazione dell’universo è stato necessario del tempo. Noi definiamo “periodo di crescita” il tempo necessario ad ogni essere per raggiungere la perfezione.

Evidenze della necessità di un periodo di crescita

(1) Se non ci fosse stato un periodo di crescita nel processo di creazione, Dio non avrebbe avuto bisogno di “tempo” per creare.

(2) In base allo stato di Adamo ed Eva prima della caduta: in Genesi (2:17) Dio dice loro di non mangiare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, altrimenti ne sarebbero morti. Lo stadio in cui erano Adamo ed Eva prima della caduta era uno stato instabile ed imperfetto: è questa la ragione dell’avvertimento di Dio.

(3) Se non ci fosse stato un periodo di crescita, Adamo ed Eva sarebbero nati già perfetti e non sarebbero caduti. Infatti, se un essere perfetto cadesse, Dio non potrebbe essere considerato perfetto ed onnipotente, e la provvidenza di salvezza non avrebbe alcun significato, perché esisterebbe sempre la possibilità della caduta. Quindi, Adamo ed Eva caddero durante il periodo di crescita.

2. I tre stadi del periodo di crescita

Il periodo di crescita è composto di tre stadi: lo stadio di formazione, lo stadio di crescita, lo stadio di perfezione.

cap1-32

Gn. (1:5) “Fu sera e fu mattino, un giorno”.

Se il mattino menzionato in Genesi è il punto della maturità della creazione, la sera può essere vista come il suo punto di inizio (formazione). Il tempo di mezzo, cioè la notte, deve indicare perciò il periodo di crescita.

La fondazione per i tre stadi del periodo di crescita

Fondazione delle quattro posizioni

cap1-33

Eternità: l’eternità è espressa dal moto circolare, e un cerchio è determinato da tre punti.

Stabilità: Per la stabilità sono necessari almeno tre punti di appoggio.

Mondo tridimensionale: Muovendo un punto si forma una linea. Muovendo la linea si stabilisce un piano. Dal movimento di un piano si forma lo spazio tridimensionale.

Alcuni esempi del numero tre sono:
Dal mondo naturale: Tre regni: animale, vegetale, minerale.
Tre stadi della materia: sassoso, liquido, solido.
Vegetali: radici, fusto, foglie.
Animali: testa, tronco, arti.
Terra: strato terrestre, roccioso e nucleo centrale.
Tre colori primari: blu, rosso, giallo.

Dalla Bibbia: Periodo di crescita di sera, notte, mattino.
Trinità: Padre, Figlio, Spirito Santo.
Tre stati del Paradiso.
Tre figli di Adamo e di Noè.
Tre ponti dell’arca di Noè.
Tre voli delle colombe dall’arca di Noè.
Tre tipi di sacrificio di Abramo.
Tre arcangeli.

3. Il dominio indiretto di Dio

(1) Il dominio indiretto di Dio

Dio è perfetto, quindi, solo un essere perfetto può diventare Suo oggetto. Tutte le cose raggiungono la perfezione attraverso un periodo di crescita. Durante questo periodo non sono perfette e non possono, quindi, essere controllate direttamente da Lui.

Dio creò prima il Principio, poi l’universo. Tramite l’energia del Principio tutta la creazione attraversa un periodo di crescita per raggiungere la perfezione. Durante questo periodo il corpo fisico dell’uomo e la creazione crescono autonomamente verso la perfezione, attraverso il Principio stesso. Dio controlla il Principio, e perciò, attraverso di esso tutti gli esseri ricevono il controllo indiretto di Dio. Noi chiamiamo questo il dominio indiretto di Dio.

Tutta la creazione, eccetto l’uomo, raggiunge la perfezione attraverso l’energia del Principio. Ma soltanto l’uomo cadde, perché disobbedì al comandamento di Dio, non realizzando così la sua parte di responsabilità.

cap1-34

Ragioni per cui l’uomo doveva realizzare la sua parte di responsabilità

a) Perché ereditasse la creatività di Dio:

L’uomo fu creato per diventare figlio di Dio. Perché ciò avvenga, deve ereditare tutte le facoltà di Dio tra cui la più importante, la creatività, ma ciò non può avvenire, senza che prima realizzi una condizione speciale.

Per questo Dio vuole che l’uomo compia la propria parte di responsabilità, crescendo autonomamente alla perfezione. Ciò significa, in pratica, che l’uomo si autocrea, venendo in questo modo ad ereditare la creatività di Dio.

b) Perché diventasse il signore della creazione:

Dio voleva che l’uomo diventasse il signore della creazione. Perché ciò potesse avvenire, doveva fare in modo che l’uomo fosse superiore alle altre creature, facendogli percorrere una strada diversa dalla loro e che consiste appunto nel realizzare la propria parte di responsabilità.

(2) La realizzazione della volontà di Dio

Dio vuole realizzare il Suo ideale sulla terra e nel mondo spirituale, ma ciò è possibile solo se l’uomo realizza le tre benedizioni. D’altra parte, perché l’uomo possa fare ciò, Dio mette a sua disposizione ogni cosa di cui ha bisogno. Quindi, né Dio né l’uomo possono realizzare da soli l’ideale di creazione, ma devono lavorare insieme.

Quando osserviamo questo lavoro nella sua totalità, vediamo che Dio fa pressappoco ogni cosa e che la responsabilità dell’uomo è semplicemente quella di rispettare il comandamento e di metterlo in pratica. Noi chiamiamo il lavoro di Dio “parte di responsabilità di Dio” e il lavoro dell’uomo “parte di responsabilità dell’uomo”. La parte di responsabilità dell’uomo nella realizzazione dello scopo della creazione è così piccola da non poter essere nemmeno lontanamente paragonata a quella di Dio.

Tuttavia, per farne comprendere l’importanza, diciamo che la parte di responsabilità di Dio è del 95 per cento, mentre quella dell’uomo è del 5 per cento. Naturalmente, l’uomo deve fare del suo meglio per realizzare questo 5 per cento; la sua parte di responsabilità corrisponde quindi al 100 per cento del suo sforzo.

cap1-35

Dio creò l’uomo affinché diventasse perfetto raggiungendo il dominio della creazione. Perciò l’uomo non può restaurare lo scopo di creazione senza restaurare il suo dominio sul creato, attuando la sua parte di responsabilità.

Fino ad ora nessuno ha conosciuto la parte di responsabilità dell’uomo quindi nessuno l’ha mai realizzata completamente. È questo il motivo per cui la provvidenza di restaurazione è stata prolungata fino a questo tempo.

Il Signore del Secondo Avvento è colui che viene come uomo per rivelare e completare la parte di responsabilità dell’uomo per la prima volta nella storia.

Esempi della parte di responsabilità dell’uomo

In Es. (3:8) e Nm. (20:12), Dio promise a Mosè che gli avrebbe fatto condurre il popolo di Israele dall’Egitto in Canaan. Però, quando arrivò alla terra promessa, Dio non gli permise di entrarvi. Questo non è un inganno di Dio, ma una conseguenza della disobbedienza di Mosè alla roccia di Horeb.

In Gn. (6:6) si afferma che il Signore si pentì d’aver creato l’uomo. Evidentemente questa non è la realizzazione dello scopo di Dio, ma qualcosa che avvenne a causa del fallimento dell’uomo nel compiere la propria parte di responsabilità.

4. Il dominio diretto di Dio

Quando l’uomo raggiunge la perfezione, diventa l’oggetto sostanziale di Dio ed attua una azione di dare ed avere con Lui. In tal modo, Dio controlla l’uomo, come la mente dell’uomo perfetto controlla il corpo. Noi definiamo questo il diretto dominio di Dio sull’uomo.

cap1-36

Dio creò l’universo per l’uomo, e l’uomo come signore di tutta la creazione. Perciò, quando l’uomo raggiunge la perfezione, esercita un controllo diretto su di essa. Questo è il diretto dominio dell’uomo sulla creazione. Dio controlla così tutta la creazione tramite l’uomo perfetto.

L’uomo perfetto diventa uno con Dio, condivide il Suo cuore, il Suo amore, i Suoi sentimenti e ne eredita la divinità. La perfezione dell’uomo è la perfezione del suo cuore e del suo spirito, non soltanto del suo corpo.

Dominio diretto di Dio significa che il soggetto e l’oggetto formano una fondazione delle quattro posizioni centrata su di Lui. Essi diventano uno con il cuore di Dio, e realizzano dare ed avere in amore e bellezza, in accordo alla Sua volontà, creando così il bene. Dominio diretto significa che l’uomo e Dio hanno un legame diretto di amore che nessuno può mai separare.

Il cervello dà direttive alle membra del corpo. Il corpo, rispondendo ai suoi ordini, realizza il suo scopo di creazione. Allo stesso modo, Dio da direttive a tutti gli uomini, ed essi, realizzandole, realizzano il proprio scopo di creazione.

Quando l’uomo diventa uno con Dio, è nella posizione di signore della creazione e la guida direttamente con amore.

Così, ci sono due tipi di dominio diretto nell’universo: il dominio diretto di Dio sull’uomo e il dominio diretto dell’uomo sulla creazione. 

Sezione 5

Il mondo sostanziale visibile ed il mondo sostanziale invisibile centrati sull’uomo

A. Relazione tra mondo sostanziale visibile e mondo sostanziale invisibile

Ogni essere o cosa è composto di due parti, SS e HS. Anche il cosmo, quindi, deve seguire lo stesso principio. Definiamo mondo sostanziale invisibile, o mondo spirituale, la parte SS del cosmo, e mondo sostanziale visibile, o mondo fisico, la sua parte HS.

Il mondo sostanziale invisibile (MSI) è il mondo di causa, interiore e soggetto. Il mondo sostanziale visibile (MSV) è il mondo d’effetto, esteriore, ed oggetto.

cap1-37

Il MSI è l’ambiente per l’uomo spirito e il MSV è l’ambiente per l’uomo fisico. I due mondi sono fatti ad immagine dell’uomo, che ha le caratteristiche duali di Dio.

Il MSI può essere percepito dai cinque sensi spirituali dell’uomo, e il MSV può essere percepito dai suoi cinque sensi fisici.

Prove dell’esistenza del MSI e dell’uomo spirito:

(1) Dai fenomeni spirituali

a) Ci sono molte cose che non possiamo percepire attraverso i nostri cinque sensi fisici, ma esaminando l’effetto sensibile possiamo arrivare a conoscerne la causa. Per esempio: mente, elettricità, onde sonore ad alta frequenza (ultrasuoni), onde radio, raggi infrarossi, raggi ultravioletti, raggi X, raggi gamma, raggi cosmici ecc., non possono essere percepiti dai cinque sensi fisici dell’uomo, ma sappiamo che esistono. L’esistenza dei raggi X, ad esempio, fu scoperta dall’effetto fotografico prodotto su di un film.

Se osserviamo un fenomeno spirituale, applicando lo stesso metodo, dobbiamo ammettere l’esistenza del MSI e dell’uomo spirito.

b) Gli scienziati applicano questo metodo soltanto ai fenomeni naturali e non a quelli spirituali per le seguenti ragioni:

- fenomeni naturali:
1° possono essere riprodotti sperimentalmente
2° possono essere percepiti da ogni uomo

- fenomeni spirituali:
1° non possono essere riprodotti sperimentalmente
2° non possono essere percepiti da ogni uomo, ma solo da un limitato numero di persone

c) Perché i fenomeni spirituali non sono come i fenomeni naturali?

- fenomeni naturali:
1° in accordo con il Principio della Creazione, tutta la creazione è sotto il controllo dell’uomo. Perciò, l’uomo può controllare i fenomeni naturali e riprodurli a volontà.
2° i fenomeni naturali avvengono nel mondo fisico. Perciò, ogni uomo può percepirli con i suoi sensi fisici.

- fenomeni spirituali:
1° l’uomo spirito è il soggetto e l’uomo fisico è l’oggetto. L’uomo spirito è creato per controllare l’uomo fisico e non viceversa. Per questo l’uomo non può riprodurre i fenomeni spirituali a volontà
2° i fenomeni spirituali avvengono nel mondo spirituale. A causa della caduta, fu interrotta l’azione di dare ed avere tra spirito e fisico, e lo spirito non può così svilupparsi.

(2) Dalla Bibbia

Mt. (17:3) “Ed ecco che apparvero loro Mosè ed Elia a colloquio con lui”.

Gn (2:7) “Allora il Signore Iddio con la polvere del suolo modellò l’uomo, gli soffiò nelle narici un alito di vita, e l’uomo divenne essere vivente”.

2 Cor. (12:2) “Io so di un uomo in Cristo, il quale quattordici anni fa, se col corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio, fu rapito fino al terzo cielo”.

Ec (12:7) “E la polvere torni alla terra, com’era prima, e lo spirito torni a Dio, che l’ha dato”.

1 cor (15:44) “Si semina corpo animale, risorgerà corpo spirituale. Se vi è un corpo animale, vi è pure un corpo spirituale”.

B. Posizione dell’uomo nei due mondi

1. L’uomo è un microcosmo nel macrocosmo

Dalla proiezione del SS e HS dell’uomo spirito in forma sostanziale, Dio creò il MSI. Perciò, l’uomo spirito è il microcosmo del MSI.

Dalla proiezione del SS e HS dell’uomo fisico in forma sostanziale, Dio creò il MSV. Perciò l’uomo fisico è il microcosmo del MSV.

L’uomo perfetto è il microcosmo di entrambi i mondi, ed è l’immagine sostanziale totale di Dio.

cap1-38

Noi definiamo il mondo fisico e il mondo spirituale insieme: “chunjoo” (cielo e terra). Così, l’uomo è un micro-chunjoo.

2. L’uomo è il signore dei due mondi

L’uomo spirito e il MSI sono composti dagli stessi elementi, e il MSI è fatto ad immagine dell’uomo spirito. Perciò l’uomo spirito è il soggetto del MSI e può controllarlo, poiché l’uomo fu creato come suo signore.

L’uomo fisico e il MSV sono composti dagli stessi elementi, e il MSV è fatto ad immagine dell’uomo fisico. Perciò l’uomo fisico è il soggetto del MSV e può controllarlo, poiché l’uomo fu creato come suo signore.

L’uomo perfetto è quindi il signore dei due mondi.

3. L’uomo è il mediatore ed il centro dell’armonia fra i due mondi

Nell’uomo è solo il cervello che pensa, gli altri organi non adempiono a questo ruolo. Allo stesso modo, nel MSV, solo l’uomo ha lo spirito, la creazione no.

Il MSI ed il MSV sono stati creati come soggetto ed oggetto, e devono quindi realizzare tra di loro l’azione di dare ed avere.

Il MSI è di natura spirituale, ed il MSV di natura materiale. La loro essenza è quindi completamente diversa, e per avere un rapporto tra di loro hanno perciò bisogno di un mediatore: l’uomo perfetto, il quale realizza già in sé l’azione di dare ed avere tra il proprio fisico ed il proprio spirito.

cap1-39

L’uomo perfetto diventa così il centro dell’armonia ed il mediatore tra i due mondi.

La capacità percettiva dello spirito dell’uomo è paragonabile a quella di un apparecchio radio o televisivo. A causa della caduta, però, l’uomo ha perso questa capacità, ed è quindi come un apparecchio radio non funzionante, che non può captare le onde radio. Egli può riacquistare la capacità di percezione spirituale attraverso una vita di fede, e quando raggiungerà la perfezione potrà percepire i fenomeni spirituali a sua volontà.

A causa della caduta, l’uomo perse la sua posizione originaria come microcosmo, signore, mediatore e centro di armonia fra i due mondi. Questa posizione sarà restaurata quando egli diventerà figlio di Dio.

Rm (8:19-21) “Infatti la creazione aspetta con ansia la manifestazione dei figli di Dio, perché, se la creazione fu sottoposta alla vanità, non di una volontà, ma a causa di colui che ve la sottopose, fu però nella speranza, perché la creazione sarà liberata dalla servitù della corruzione, per aver parte alla libertà della gloria dei figli di Dio”.

C. Correlazione fra uomo fisico e uomo spirito

1. La struttura e la funzione dell’uomo

(1) L’uomo fisico

L’uomo fisico ha una mente e un corpo fisici; la prima è il soggetto, il secondo è l’oggetto. La mente fisica dirige le azioni istintive per l’esistenza, l’azione, la moltiplicazione, la sensazione, e la protezione del corpo fisico.

L’uomo fisico ha bisogno di cibo per vivere e svilupparsi: cibo positivo e negativo. I cibi positivi sono senza forma e vengono dal Cielo (raggi solari, aria ecc.). I cibi negativi hanno forma e vengono dalla terra (acqua, ecc.). L’uomo fisico fornisce elementi di vitalità all’uomo spirito.

cap1-40

(2) L’uomo spirito

L’uomo spirito è il soggetto dell’uomo fisico, ha il suo stesso aspetto e può essere percepito dai cinque sensi spirituali. Può comunicare direttamente con Dio ed è il signore del mondo spirituale, dove vive eternamente dopo la morte del fisico.

L’uomo spirito è composto di mente e corpo; la prima è il soggetto e dirige il secondo, oggetto. La mente spirituale è la parte più preziosa dell’uomo, ed è il luogo dove Dio dimora. Il corpo spirituale è il corpo dell’uomo spirito.

Perché l’uomo spirito cresca, ha bisogno di nutrimenti positivi e negativi. I nutrimenti positivi sono gli elementi di vita di Dio, e soprattutto il Suo amore. Questo ha la stessa funzione dell’amore dei genitori, amore di cui hanno bisogno i figli per crescere alla maturità.

Tuttavia, cadendo, l’uomo si è allontanato da Dio, non può più ricevere i Suoi elementi di vita e non può più arrivare alla perfezione.

Egli deve quindi essere restaurato all’originario dominio dell’amore di Dio tramite il Messia, vivendo una vita di fede e realizzando la propria parte di responsabilità.

I nutrimenti negativi dell’uomo spirito sono gli elementi di vitalità che gli vengono dal fisico quando questo agisce seguendo le direttive della mente originaria. L’uomo fisico riceve gli elementi spirituali dall’uomo spirito, elementi che generano gioia spirituale e gli danno nuova energia.

2. Relazione fra l’uomo fisico e l’uomo spirito

L’uomo fisico e l’uomo spirito di ogni persona hanno una relazione dinamica ed attiva. Questa relazione è reciprocamente benefica.

Le seguenti relazioni esistono tramite l’azione di dare ed avere.

(1) L’uomo spirito non può svilupparsi senza gli elementi di vitalità provenienti dall’uomo fisico. Ha quindi bisogno dell’uomo fisico per realizzare il suo scopo e raggiungere la perfezione.

(2) Le azioni che contribuiscono alla realizzazione dello scopo di Dio danno buoni elementi di vitalità all’uomo spirito, che diventa buono. Se l’uomo agisce contrariamente alla volontà di Dio, vengono forniti cattivi elementi di vitalità all’uomo spirito e questo diventa malvagio.

L’uomo spirito ritorna all’uomo fisico elementi spirituali della stessa qualità di quelli ricevuti sotto forma di elementi di vitalità.

cap1-41

(3) Tutte le azioni che un uomo fa si tramutano in elementi di vitalità e vengono trasmessi al suo spirito, che registra tutte le azioni del fisico. L’uomo spirito è come un video-registratore sul quale può essere vista l’intera vita di un uomo.

(4) L’uomo commette errori con il suo corpo fisico, e dà cattivi elementi di vitalità al suo spirito, che non può così svilupparsi. Per compensare questo, l’uomo deve fare cose buone che redimano i suoi errori, dando buoni elementi di vitalità al suo spirito. Se fallisce nel fare questo mentre è sulla terra, perde questa possibilità di compensazione.

L’uomo cadde durante la sua vita sulla terra commettendo il peccato originale. Perciò, questo peccato può essere eliminato solo sulla terra.

L’uomo è stato creato per diventare perfetto mentre vive sulla terra. Non può esserci un uomo spirito perfetto senza una vita perfetta sulla terra. Così, il Regno dei Cieli sarà aperto dapprima sulla terra, poi nel mondo spirituale.

È questa la ragione per la quale Gesù lasciò le chiavi del Regno dei Cieli all’uomo sulla terra dicendo:

Mt. (18:18) “In verità vi dico: tutto ciò che legherete sulla terra, sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierete sulla terra, sarà sciolto nei cieli”.

(5) La percezione dell’amore da parte dell’uomo spirito si sviluppa nella vita sulla terra. Per raggiungere completamente l’amore di Dio, l’uomo deve diventare perfetto sia nel fisico che nello spirito, e stabilire la fondazione delle quattro posizioni centrate su Dio. In tal modo sperimenterà tutti i tipi dell’amore di Dio: l’amore dei genitori, coniugale e filiale. Così facendo, il suo spirito può provare completamente l’amore di Dio anche nel mondo spirituale.

Il luogo dove l’uomo può sperimentare questi tre tipi di amore di Dio, è il Regno dei Cieli sulla terra.

Il Messia viene per stabilire la fondazione delle quattro posizioni centrata su Dio sulla terra; il Regno dei Cieli viene stabilito dapprima sulla terra, dal Messia, e poi nel mondo spirituale. È questo il motivo per cui Gesù e il Signore del Secondo Avvento vengono sulla terra.

(6) Sviluppo dell’uomo spirito

cap1-42

L’uomo spirito si sviluppa in tre stadi, sulla fondazione dell’uomo fisico: spirito di formazione, di vita e divino.

(7) L’uomo perfetto percepisce in modo completo il mondo spirituale tramite i cinque sensi spirituali; poi, attraverso l’azione di dare e avere fra spirito e fisico, la percezione spirituale è provata dal fisico come fenomeno biologico, cioè dai sensi fisici.

(8) Vita dell’uomo in spirito e fisico

cap1-43

Tutte le persone ricercano il profitto. Ma cos’è veramente il profitto? Molti pensano al profitto in denaro, in cose materiali o amore fisico. Ma il vero profitto è spirituale, ed è il conseguimento del vero valore dell’uomo, ossia la perfezione della mente spirituale, perfezione raggiunta tramite l’amore ricevuto da Dio (elementi di vita). Il vero profitto è la perfezione dello spirito, la vera saggezza è conoscere questa verità.

L’uomo spirito nel mondo spirituale è consapevole di questo fatto, ma non se ne può servire poiché non ha più il fisico. L’uomo caduto non può arrivare alla piena conoscenza di questo da solo, così pur possedendo un fisico non ne può far uso per perfezionare il suo spirito. L’uomo più felice è quello che raggiunge questa conoscenza tramite il Messia, e può utilizzare il suo corpo fisico sulla terra per raggiungere la perfezione.

100 anni di vita sulla terra non sono che un breve istante nell’eternità, ma l’uomo deve realizzare la sua perfezione in questo periodo.

Ogni momento della vita fisica è la più preziosa opportunità che si ha per avere una perfetta azione di dare ed avere con Dio. È questa la via per conquistare la verità, la vita eterna e la felicità.

Ad esempio, Budda lasciò la sua vita lussuosa e la sua reggia per andare sulle montagne a ricercare la Via dell’uomo. Gesù e Confucio insegnarono la via della sofferenza per ricevere il bene piuttosto che la felicità materiale.

(9) Destinazione dello spirito

Non è Dio a determinare se uno spirito deve andare nel Regno dei Cieli o meno. Questo è determinato dallo stadio di sviluppo che lo spirito raggiunge sulla terra.

(10) Moltiplicazione degli uomini spirito

La moltiplicazione è possibile solo durante la vita fisica sulla terra. Questo è il miracolo della nascita: un uomo spirito è riprodotto nel mondo fisico. L’uomo spirito si forma nel grembo al tempo del concepimento, si sviluppa nella gestazione ed inizia a vivere quando il bambino respira dopo la nascita.

3. Relazione tra l’uomo fisico e l’uomo spirito caduti

Perché l’uomo si sviluppi, è necessario che riceva elementi di vita da Dio ed elementi di vitalità dal fisico. I primi sono soggetto rispetto ai secondi, e sono quindi più importanti.

L’uomo caduto è lontano da Dio, quindi l’uomo spirito non può ricevere da Lui gli elementi di vita. Per quanti buoni elementi di vitalità l’uomo fisico trasmetta all’uomo spirito, facendo buone azioni, quest’ultimo non potrà ritornargli elementi spirituali della stessa qualità. Questi, infatti, si formano dalla combinazione tra gli elementi di vita e di vitalità.

La forza di fare buone azioni è generata dall’azione di dare ed avere tra gli elementi di vita e spirituali. Non ricevendo elementi spirituali da Dio, è molto difficile per l’uomo caduto condurre una vita di bene.

Man mano che si restaura alla sua posizione originaria, però, viene a ricevere elementi spirituali in proporzione al grado di sviluppo che ha raggiunto.

C’è un limite, però, agli elementi di vita che l’uomo caduto può ricevere da Dio. Questo limite sarà eliminato dal Messia, quando l’uomo crederà e si unirà a lui.

Anche se l’umanità è caduta, Dio dà ad alcuni uomini il potere di guarire le malattie fisiche. Costoro ricevono tale dono attraverso la continua preghiera, attraverso le condizioni da loro stabilite per superare Satana ed anche grazie alle loro capacità naturali.

D. Relazione tra mente spirituale e mente fisica

La relazione fra la mente spirituale e la mente fisica è una relazione di SS e HS. La mente dell’uomo è l’unione della sua mente spirituale (SS) e fisica (HS) attraverso l’azione di dare ed avere.

(1) La mente originale

Nell’uomo perfetto, la mente spirituale e fisica eseguono l’azione di dare ed avere centrate su Dio. Noi definiamo la loro unione “mente originale dell’uomo”. Anche se l’uomo cadde, a causa della natura originale datagli da Dio al momento della creazione, la mente spirituale e la mente fisica vogliono prendere la posizione oggettiva a Dio e guidare l’uomo verso il bene eseguendo una buona azione di dare ed avere centrata su di Lui.

cap1-44

(2) La coscienza

La mente spirituale e la mente fisica eseguono l’azione di dare ed avere centrate sulla Verità e diventano una sola cosa. Noi definiamo la loro unione “coscienza dell’uomo”. Se l’uomo non fosse caduto, possederebbe la Verità perfetta, che è una con Dio. Per un uomo perfetto la mente originale e la coscienza sono un tutto unico. La mente originale è l’elemento SS della mente, e la coscienza è l’elemento HS.

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(3) La mente caduta

Dopo la caduta l’uomo venne a trovarsi sotto il dominio di Satana e divenne uno con lui. In molti casi quindi la mente spirituale e fisica dell’uomo caduto eseguono l’azione di dare ed avere in opposizione alla mente originale, centrandosi su Satana. Noi definiamo la loro unione “mente negativa o caduta”.

cap1-46

Sezione 6

Il valore originale

A. Definizione e determinazione di valore

È stato già spiegato che Dio ha le caratteristiche duali di SS e HS, di conseguenza tutti gli esseri della creazione hanno le stesse caratteristiche. Abbiamo anche detto che la parte SS è il soggetto e la parte HS l’oggetto.

Nulla può esistere senza essere collegato a qualcos’altro da un rapporto soggetto-oggetto: il soggetto esiste per l’oggetto e viceversa, senza la sua controparte nessuno dei due può esistere. Il soggetto occupa la posizione centrale e controlla l’oggetto.

Com’è dunque determinato il valore di un essere?

Il valore di un essere è la qualità o la natura che dà un significato all’esistenza di quell’essere e gli permette di raggiungere lo scopo che l’uomo, o Dio, o entrambi, desiderano. Ogni essere viene ad avere un valore che è manifestato nell’unione tra il soggetto e l’oggetto, in accordo alla volontà di Dio.

Tutti gli esseri della creazione hanno uno scopo dato loro da Dio, perché solo quando il soggetto e l’oggetto di un essere eseguono l’azione di dare e avere come Dio desidera, possono diventare o formare esseri di valore.

1. Il valore dell’uomo e dei suoi oggetti

(1) Il valore dell’uomo

L’uomo ha mente e corpo; la prima è soggetto e l’altro è l’oggetto, ed esistono l’uno in funzione dell’altra. La mente occupa la posizione centrale e deve controllare il corpo. Quando la mente e il corpo sono uniti tramite l’azione di dare e avere centrata sulla mente, che a sua volta è una con Dio, l’uomo acquista il valore di uomo perfetto.

Dio è come la mente e l’uomo come il Suo corpo. Dio è il soggetto dell’uomo e l’uomo il Suo oggetto. Dio esiste per l’uomo e l’uomo per Dio, ma la posizione centrale è presa da Dio.

Analizzando questa relazione, prendendo in considerazione il desiderio di Dio, e lo scopo dell’uomo, possiamo spiegare il valore dell’uomo come segue.

Quando lo scopo dell’uomo ed il desiderio di Dio si uniscono tramite l’azione di dare e avere centrata su Dio, l’uomo viene ad avere il valore di uomo perfetto.

Quest’uomo di valore originale o uomo perfetto, prende la terza posizione oggettiva a Dio e così si stabilisce la fondazione di quattro posizioni, il cui centro è Dio. Dio è perciò il modello assoluto al quale riferirsi per determinare il valore dell’uomo.

Quando l’uomo e la donna, dopo aver raggiunto la perfezione, si uniscono come marito e moglie, il marito prende la posizione di soggetto e la moglie quella di oggetto.

cap1-47

Il marito perfetto esiste per sua moglie e viceversa. Quando essi realizzano una buona azione di dare ed avere, acquistano il valore di coppia perfetta.

(2) Il valore degli oggetti dell’uomo

L’uomo può prendere molte posizioni, sia come soggetto che come oggetto. Maggiore è il valore del suo soggetto, o del suo oggetto, maggiore è il valore dell’uomo.

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Più elevato è lo scopo della vita di un uomo, maggiore sarà il rispetto che avrà dagli altri.

Se un uomo vive per se stesso, è un egoista e nessuno lo rispetterà; se vive per la sua famiglia, sarà rispettato solo dalla sua famiglia e così via. Ma se vive per il mondo intero, vive per Dio, e se vive per Dio vive per tutte le altre cose, inclusi la sua famiglia e se stesso. In tal modo il suo valore diventa grandissimo.

Dio ama l’umanità e l’universo, e vuole che noi proviamo i Suoi stessi sentimenti. Perciò, chi ama l’umanità e l’universo ama Dio.

(3) Il valore della creazione

Dio creò l’universo per l’uomo, e l’uomo come suo signore. L’uomo è quindi il soggetto e la creazione è l’oggetto. L’uomo e la creazione esistono l’uno per l’altro.

Il valore della creazione viene determinato quando l’uomo perfetto e la creazione attuano una buona azione di dare ed avere centrata sull’uomo, che è uno con Dio. Questo valore è la combinazione dello sforzo di controllo dell’uomo e la creazione. Analizziamo questa relazione prendendo in considerazione il desiderio dell’uomo per la creazione, e lo scopo di creazione.

Il valore della creazione è determinato, quando il desiderio dell’uomo perfetto nella posizione di soggetto e lo scopo di creazione in quella di oggetto, eseguono l’azione di dare e avere e si uniscono. Poi il valore della creazione prende la terza posizione oggettiva a Dio, formando la fondazione delle quattro posizioni. L’uomo perfetto, poiché è il Dio sostanziale incarna lo standard di valore per la creazione.

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(4) Lo standard di valore

Nel mondo ideale lo standard del valore è Dio, che è assoluto. Perciò, una volta che un essere realizza il suo scopo e prende una posizione oggettiva a Dio, viene ad assumere un valore assoluto. Esempi:

a) Quando un artista, di natura perfetta, realizzando l’azione di dare e avere con i colori e le tele dipinge un quadro, questo dipinto è l’unione del soggetto, l’uomo, e del suo oggetto, i materiali usati. Quando l’opera soddisfa il desiderio dell’uomo, che è uno con il desiderio di Dio, viene ad avere il valore della creazione, e prende la terza posizione oggettiva a Dio.

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b) Quando un uomo perfetto osserva un dipinto, è nella posizione di soggetto, mentre il dipinto è in quella di oggetto. La loro unione è data dalla valutazione positiva del dipinto da parte dell’uomo. Questa valutazione positiva, se soddisfa il desiderio dell’uomo di ricevere gioia, e di conseguenza anche quello di Dio, assume il valore della creazione ed ha valore assoluto.

Nel mondo attuale i valori non sono assoluti, ma variano a seconda delle diverse ideologie. L’uomo caduto non ha un’ideologia perfetta perché è lontano da Dio, e la vera ideologia infatti può venire solo da Lui.

Un uomo di valore è un uomo che lavora per tutta l’umanità per raggiungere lo scopo di creazione, così come Dio desidera.

2. Il valore originale dell’uomo perfetto

L’uomo fu creato per essere il figlio di Dio. Così, quando raggiunge la perfezione attraverso il periodo di crescita, prende la posizione oggettiva a Dio ed attua l’azione di dare ed avere con Lui. In questo modo, Dio può dimorare nella mente spirituale dell’uomo perfetto e dirigere la sua vita.

Perciò, l’uomo perfetto diventa uno con Dio, tempio di Dio e divino ereditando la Sua natura. Diciamo quindi che l’uomo perfetto è:

(1) Un uomo di valore divino. L’uomo perfetto riflette la natura di Dio, come il corpo riflette la mente.

(2) Un uomo di valore eterno. L’uomo perfetto è oggetto di Dio, che è eterno, e vive eternamente con Lui nel mondo spirituale.

(3) Un uomo di valore unico. Ogni individuo è una parte unica della Infinita Natura di Dio.

(4) Un uomo di valore cosmico. Il cosmo è creato ad immagine dell’uomo. Così diciamo che l’uomo perfetto è l’immagine sostanziale totale del cosmo.

Quest’uomo di valore originale è l’uomo che Dio voleva avere sulla terra e nel mondo spirituale. Un uomo simile è un uomo di verità. Tutti gli uomini hanno cercato di raggiungere questo ideale; tutta la creazione ha desiderato quest’uomo, che è colui che stabilisce il dominio dell’amore.

B. Sentimento, intelletto e volontà; bellezza, verità e bontà

La mente dell’uomo assolve a tre funzioni principali: sentimento, intelletto e volontà.

Il cuore è la radice del sentimento, ed è più profondo del sentimento stesso poiché questo è una sua espressione.

Nella mente originaria dell’uomo si attua l’azione di dare ed avere fra cuore ed intelletto. Da questa relazione si sviluppa la volontà.

cap1-51

Attraverso il sentimento, l’intelletto e la volontà, l’uomo ricerca rispettivamente la bellezza, la verità, e la bontà.

Il soggetto originale dell’uomo è Dio. Perciò, la mente dell’uomo cerca la bellezza, la verità e la bontà originali unendosi al sentimento, all’intelletto e alla volontà originali di Dio.

cap1-52

Delle tre funzioni della mente, la più importante è il sentimento. Il motivo per cui Dio creò l’uomo e l’universo è dato dal Suo desiderio di gioia.

L’intelletto è la guida per raggiungere il fine di portare gioia a Dio, e la volontà dà la direzione e l’incoraggiamento per il raggiungimento di questo fine.

La scienza, la religione e l’arte si sviluppano dalla mente dell’uomo. L’arte è la realizzazione del desiderio di bellezza; la scienza della verità; la religione del bene. Questi tre campi si originano quindi dalle tre funzioni della mente dell’uomo.

cap1-53

Il mondo ideale è il mondo nel quale sono realizzati gli scopi della religione e della scienza, un mondo nel quale la creatività dell’uomo nell’arte e nella scienza può essere completamente sviluppata; questo è il mondo della bellezza, della verità e della bontà.

C. Amore e bellezza

1. Amore e bellezza

La forza emotiva che il soggetto dà all’oggetto si chiama amore e quella che l’oggetto ritorna al soggetto si chiama bellezza.

La forza dell’amore è attiva e la forza della bellezza è passiva. Quando un soggetto dà amore all’oggetto e l’oggetto risponde in bellezza, essi diventano uno. Quando questo accade, il soggetto e l’oggetto possono liberamente cambiare posizione, ciascuno prendendo quella dell’altro.

cap1-54

L’amore è il fattore che determina il possesso. L’uomo con un cuore puro, che ama qualcosa più di chiunque altro è qualificato per possederla.

2. Lealtà, amor filiale, fedeltà

cap1-55

3. Lo scopo dell’amore e della bellezza

Lo scopo dell’amore e della bellezza è di realizzare il desiderio di gioia di Dio e dell’uomo.

Questo scopo si realizza quando il soggetto si unisce con l’oggetto e l’origine (Dio) si unisce con l’unione (i figli) tramite l’azione di dare ed avere. In questo modo si stabilisce la fondazione delle quattro posizioni centrata su Dio e sia l’uomo che Dio realizzano il loro desiderio di provare gioia.

cap1-56

4. L’amore di Dio

Lo scopo di Dio è stabilire la fondazione delle quattro posizioni. Tale fondazione è la realizzazione dello scopo dei tre oggetti, ed è stabilita dall’azione di dare ed avere tra i tre tipi di amore oggettivo: amore coniugale, dei genitori e dei figli verso i genitori.

cap1-57

L’amore di Dio è formato da questi tre amori oggettivi, ed è l’amore soggettivo nella fondazione delle quattro posizioni. La fondazione delle quattro posizioni è l’oggetto di bellezza e di gioia grazie al quale l’uomo prova l’amore perfetto di Dio, ed è la base fondamentale del bene che completa lo scopo di creazione.

5. Il cuore di Dio

Qual è l’essenza di Dio? Possiamo paragonarla alla mente spirituale dell’uomo, la quale è invisibile e non ha forma. Noi la definiamo spirito infinito del cuore e dell’amore di Dio. Quando lo spirito di Dio lavora con i Suoi figli, gli uomini, e con la creazione, si manifesta come Suo cuore. Il cuore di Dio è completamente espresso ogni volta che l’uomo realizza le tre benedizioni e stabilisce una fondazione delle quattro posizioni centrata su di Lui.

Il cuore dell’uomo si sviluppa completamente solo dopo che la sua mente spirituale ha raggiunto la perfezione. Solo a questo punto, infatti, la mente originale inizia la sua vera funzione e permette l’ulteriore crescita del cuore. Ad esempio, un albero può produrre fiori e frutti perfetti solo dopo aver raggiunto la perfezione.

Quando la mente spirituale raggiunge la perfezione, l’uomo e la donna possono unirsi come marito e moglie con la benedizione di Dio. Da quel momento inizia una nuova esperienza di vita, ed il sentimento sboccia in tutta la sua pienezza, grazie allo scambio d’amore tra marito e moglie e genitori e figli.

Nella fondazione delle quattro posizioni, Dio ha la posizione dei genitori. Perciò, quando l’uomo e la donna diventano genitori, prendono la posizione di Dio ed ereditano tutti gli attributi del Suo cuore. L’uomo sviluppa il proprio cuore passando attraverso gli stadi di figlio e di marito e moglie, e lo porta alla perfezione dando vita a dei figli ed educandoli quali figli di Dio.

L’essenza dell’amore di Dio e dell’uomo è il cuore di Dio. L’amore è la base su cui può lavorare il cuore. Perciò una fondazione delle quattro posizioni centrata su Dio è la fondazione del Suo amore e cuore. Quando l’uomo stabilisce una tale fondazione sulla terra, vive nel mondo del cuore e dell’amore di Dio; questo è il Regno dei Cieli. Per essere guide del Regno dei Cieli, gli uomini devono avere l’amore e il cuore che Dio ha per tutta l’umanità.

D. Il bene ed il male

Il bene è l’attività che realizza lo scopo di creazione ed è formato dall’azione di dare ed avere tra un soggetto ed un oggetto.

La malvagità è l’attività o il risultato dell’attività contraria alla realizzazione dello scopo di creazione di Dio. Il male è attuato formando le fondazioni delle quattro posizioni centrate su Satana.

cap1-58

E. Valore della società

1. L’unità base della società

Molti credono che l’unità base della società sia l’individuo. Ciò è vero dal punto di vista della struttura sociale, non dal punto di vista della realizzazione dello scopo della vita (realizzazione della gioia). L’unità base della società deve essere quindi quella che porta alla realizzazione della gioia, cioè della famiglia.

2. La famiglia ideale

(1) La prima famiglia. Se Adamo ed Eva avessero raggiunto la perfezione e si fossero sposati con la benedizione di Dio, avrebbero stabilito la fondazione delle quattro posizioni formando la prima famiglia dell’umanità.

cap1-59

Dio è il Genitore; Adamo ed Eva gli esseri sostanziali divisi di Dio. Adamo ed Eva crescono verso la perfezione credendo nella parola di Dio e unendosi a Lui nei loro cuori. Dopo aver raggiunto la perfezione, diventano marito e moglie con la benedizione di Dio. Attraverso l’azione di dare ed avere, si uniscono e diventano il corpo sostanziale di Dio, cioè il Dio sostanziale. Adamo rappresenta la mascolinità ed Eva la femminilità di Dio. I loro figli diventano i figli di Dio.

(2) La seconda famiglia (famiglia della seconda generazione)

cap1-60

Adamo ed Eva ereditano la posizione e il ruolo di Dio nella seconda famiglia tramite l’unione con Dio, genitore della prima famiglia.

I figli di Adamo ed Eva sono gli esseri sostanziali divisi dai loro genitori. I figli di Adamo ed Eva crescono verso la perfezione credendo nella parola dei loro genitori e unendosi a loro nel cuore. Quando essi raggiungono la perfezione, si sposano con la benedizione dei loro genitori; il marito rappresenta il padre e la moglie la madre.

La capacità dell’uomo di generare figli viene da Dio, perciò i figli nati dall’unione di marito e moglie centrati su Dio sono Suoi figli. Quindi, anche i figli della seconda famiglia sono figli di Dio.

(3) La terza famiglia (famiglia della terza generazione)

cap1-61

Il marito e la moglie della seconda famiglia devono unirsi nel cuore con i loro genitori per ereditare la posizione e il ruolo dei genitori della terza famiglia. In questa famiglia essi prendono perciò la posizione di Dio.

I figli della seconda famiglia crescono verso la perfezione seguendo le parole dei loro genitori e unendosi a loro nel cuore. Anche essi si sposano con la benedizione dei loro genitori e diventano marito e moglie nella terza famiglia.

In ogni famiglia del mondo ideale, i genitori sono nella posizione di Dio, e i figli possono andare nel Regno dei Cieli seguendo le loro parole ed unendosi a loro in amore. Questo significa che i genitori hanno la grande responsabilità di rimanere sempre uniti a Dio, e di educare i loro figli come figli di Dio, perché raggiungano la perfezione. Se i genitori falliscono nel loro compito, saranno accusati da Dio e dai loro figli.

Se i figli non amano i loro genitori e non seguono le loro parole, non hanno modo di andare nel Regno dei Cieli.

I genitori possono essere tali solo quando danno sia la vita fisica che quella spirituale ai loro figli. La loro responsabilità è pienamente realizzata quando i figli raggiungono la perfezione.

Marito e moglie rappresentano i loro genitori. Nessuno può cambiare i propri genitori: allo stesso modo, una volta che un uomo e una donna si uniscono in matrimonio con la benedizione di Dio, non possono più separarsi. Oltre ad essere marito e moglie su questa terra, lo sono anche nel mondo spirituale, per l’eternità.

La moglie, nei confronti del marito svolge tre ruoli: di madre, di moglie e di figlia. Allo stesso modo, il marito ha il ruolo di padre, di marito e di figlio. Essi, perciò, si rispettano e si amano vicendevolmente, e si prendono cura l’uno dell’altra. Inoltre, si aiutano a vicenda nella realizzazione delle tre benedizioni. Nel mondo ideale, tutte le persone sono uno con Dio e sono Suoi figli. Le persone più giovani amano e rispettano le persone più anziane come i propri genitori, le persone della stessa età come i propri fratelli e sorelle e le persone più anziane amano e curano le persone più giovani come propri figli.

Così il mondo ideale è come un’unica grande famiglia, la cui etica deriva dalla tradizione stabilita dalle prime tre famiglie.

Tre virtù avranno la massima considerazione nel mondo ideale:

l’amor filiale: l’amore, il rispetto e la devozione dei figli verso i genitori è chiamato amor filiale.

La fedeltà: marito e moglie che si amano, si rispettano e sono fedeli l’uno all’altro: questa è fedeltà.

La lealtà: un capo mondiale, nazionale, sociale rappresenta Dio nella sua area. La risposta delle persone verso di lui per il fine comune è chiamata lealtà.

3. La gerarchia del cuore

Nella famiglia ideale, i genitori sono il centro della famiglia ed i soggetti dei loro figli. Tutti gli uomini sono uguali ed hanno lo stesso valore, ma i genitori sono genitori e i figli sono figli. Questo significa che i figli rispettano i loro genitori come il loro centro. Allo stesso modo la generazione più giovane rispetta la più vecchia per il suo talento e l’eredità ricevuta, mentre la generazione più vecchia ama e rispetta i figli come figli di Dio. Così, senza una generazione più vecchia non potrebbe esisterne una più giovane e, senza quest’ultima, un futuro.

4. Il mondo caduto

I primi antenati, Adamo ed Eva, dovevano realizzare la prima famiglia centrata su Dio. Invece caddero e si unirono a Satana, formando una famiglia centrata su di lui. Da questa prima famiglia caduta si è originata tutta l’umanità, formando un mondo centrato su Satana. Per questo viviamo in un mondo di peccato, di conflitto e senza fede.

5. Il mondo ideale restaurato

Lo scopo della Provvidenza di restaurazione di Dio è realizzare il Suo ideale sulla terra e nel mondo spirituale, tramite la realizzazione delle tre benedizioni. Tutto ciò sarà realizzato dal Messia.

L’inizio del mondo ideale è il matrimonio divino tra l’uomo e la donna perfetti. È questa la ragione per cui il Messia viene come ultimo Adamo (I Cor. 15:15).

Il Messia prenderà la sua sposa, ed essi saranno benedetti da Dio per formare la prima famiglia restaurata, diventando i primi antenati restaurati dell’umanità (Ap. 19:7).

6. La prima famiglia restaurata

Il Messia e la sua sposa restaureranno il Regno dei Cieli sulla terra lavorando in perfetta unione con Dio, proclamando la Sua parola ed il Suo cuore. Essi sono gli esseri sostanziali divisi delle caratteristiche duali di Dio, ed i Suoi corpi sostanziali. Essendo uno con Dio, entrano automaticamente nel Regno dei Cieli nel mondo spirituale.

cap1-62

L’uomo caduto per essere salvato deve nascere di nuovo (Gv. 3:3).

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