Discorso al Centro Studi di Varese
3 novembre 1985 - Varese
Buongiorno a tutti. Spero che non sia stato troppo difficile per voi venire qui questo pomeriggio. Quest’anno sono venuto a trovarvi a giugno e questa in realtà è la seconda volta che ci vediamo. Questa volta venendo dall’Austria, appena ho superato la frontiera mi sono subito reso conto che lo scenario, in questa nazione, è molto diverso da quello degli altri paesi. Le montagne, i piccoli alberi e anche le rocce mi ricordavano molto la Corea. Il clima che avete qui è molto bello; in Germania, in Austria fa molto più freddo, mentre qui sembra quasi di essere alla fine dell’estate.
Quando vedo gli italiani sento una relazione più intima, più vicina a loro. Quando arrivate da altri paesi e scendete in un aeroporto italiano sentite subito un gran rumore. Le persone amano molto chiacchierare insieme e parlano ad alta voce, ciò significa che sono molto franche e aperte, ed anche che sono vicine le une alle altre. L’altra volta, quando siamo venuti, abbiamo chiesto la strada per venire qui ad un gruppetto di cinque persone e tutte e cinque ci hanno risposto contemporaneamente. Gli italiani hanno una natura molto amichevole, buona, sono molto gentili e amano aiutare gli altri. Spesso trovo molte similitudini fra gli italiani e i coreani.
L’Italia ha svolto un ruolo molto importante nello sviluppo del Cristianesimo. Come sapete l’insegnamento di Gesù è venuto prima a Roma. Il Cristianesimo ha subito tante persecuzioni ma, alla fine, l’Imperatore Costantino ha accettato il Cristianesimo come religione di Stato. In un certo senso, anche se dopo 400 anni credo che possiamo dire che l’Impero Romano abbia realizzato la sua missione.
Dio e il Suo ideale
Oggi vi voglio parlare di Dio e di come possiamo stabilire il Suo ideale su questa terra. Noi siamo entrati nel nostro movimento per realizzare l’ideale di Dio, cioè per stabilire il Suo Regno su questa terra. Ci sono molti cristiani e molti credenti, questo è vero, ma non possiamo negare che la consapevolezza dell’esistenza di Dio sta diventando sempre più vaga.
Se non ci rendiamo conto dell’esistenza di Dio è veramente difficile proseguire nella nostra Vita di fede. Innanzitutto dobbiamo avere tanta fede in Dio, riconoscere che Egli esiste. All’inizio del Cristianesimo, le persone non soltanto pensavano che Dio esistesse, ma erano convinte della Sua esistenza, ecco perché hanno potuto perseverare attraverso tante persecuzioni. Molte persone, però, con lo sviluppo scientifico, sono arrivate piano piano ad avere più libertà e per questo, gradualmente hanno cominciato a dubitare dell’esistenza di Dio.
Vi sono molte ragioni per spiegare come mai tante persone non credono all’esistenza di Dio; la principale è questa: la gente crede che Dio sia onnipotente ed onniscente, ma dopo 2000 anni di Cristianesimo, il Regno dei Cieli non è stato ancora stabilito, anzi, al contrario, in questo mondo si vedono molti crimini e tanto dolore. Se Dio conosce veramente tutto ed ha il potere di realizzare tutto ciò che vuole, allora il Regno dei Cieli avrebbe già dovuto essere stabilito su questa terra. A 2000 anni di distanza, invece, il nostro mondo è ben lontano dal riflettere l’ideale di Dio ma, al contrario, è un mondo pieno di male. Così coloro che si dicono credenti a un certo punto si trovano di fronte al problema di un mondo che è in contraddizione: da una parte credono a un Dio onnipotente e onniscente e dall’altra vedono un mondo come quello in cui viviamo. Se queste persone devono ammettere che il mondo in cui viviamo è il mondo della realtà, allora sono costrette a negare l’esistenza di Dio, perché Dio stando così le cose, non può essere più onniscente e onnipotente. E quando Dio non è più onnipotente e onniscente, diventa un Dio senza senso. Ecco perché le persone si stanno allontanando sempre più dalla religione e abbandonano il Cristianesimo.
Con la sua venuta, nostro Padre, ci ha dato una nuova teoria, ci ha parlato della parte di responsabilità dell’uomo e del dominio indiretto di Dio. I Principi ci dicono che Dio, dopo la caduta non ha più potuto controllare direttamente l’uomo caduto e l’uomo di conseguenza, invece di vivere nel dominio diretto di Dio, si è trovato a vivere nel dominio indiretto di Dio. I Principi ci insegnano anche che Dio non può esercitare il Suo potere e la Sua forza a meno che l’uomo non completi la sua parte di responsabilità. La conoscenza di questi due punti ha in realtà liberato Dio, perché, grazie a questo, possiamo ammettere la Sua esistenza; senza conoscere profondamente questi due punti, anche noi non possiamo ammettere che Dio esiste.
Dunque dobbiamo veramente capire che Dio c’è, esiste veramente. Questo mondo è un mondo di ordine. All’inizio della società umana c’erano più salute e moralità. Ora ci sono persone che non mantengono più un buon comportamento etico, anche se nel loro cuore desiderano ancora diventare persone morali e vivere in una società etica. Ma questa morale e questa etica non si possono realizzare senza l’esistenza di Dio. Quindi Dio esiste, dal momento che vediamo come l’uomo ricerca questa società più etica e più morale, perché senza di Lui, tutta questa ricerca non avrebbe senso.
Ci sono molti altri modi in cui potremmo parlare dell’esistenza di Dio, ma non abbiamo tempo per entrare in tutti i dettagli.
Progresso attraverso la sofferenza
Se Dio esiste veramente, allora noi dobbiamo usarLo per realizzare il nostro scopo. E come possiamo fare questo? Naturalmente dobbiamo pregare. Senza preghiera non c’è modo di raggiungere Dio. E per poter pregare, dovete avere una motivazione. Senza motivazione non potete pregare. Quando pregate per le cose ordinarie, quotidiane, la preghiera non diventa così profonda, così seria, ma quando affrontate difficoltà e persecuzioni, allora sì che la vostra preghiera diventa seria e profonda. Anche Gesù - sono certo - nella sua vita ha pregato molte volte, ma la preghiera che ha fatto prima di essere crocifisso era la più seria e la più profonda. Se per Gesù è stato così, anche per noi è la stessa cosa. Perciò, quando riceviamo delle persecuzioni, la nostra preghiera può diventare più forte e possiamo svilupparci di più. Ecco perché diciamo che tutte le religioni si sviluppano molto più velocemente quando ricevono persecuzioni e passano attraverso la sofferenza. Questo perché, quando preghiamo più seriamente e più profondamente, Dio viene più vicino a noi, e quando siamo determinati al punto di essere disposti a sacrificare anche la nostra vita, Satana per forza se ne va. Siccome Dio viene più vicino e Satana si allontana, la religione si può sviluppare. Ecco perché quando le religioni subiscono persecuzioni si sviluppano di più. Per noi è la stessa cosa. Quando riceviamo persecuzioni e affrontiamo delle difficoltà, dobbiamo pregare più intensamente, più profondamente e, in questo modo, la nostra Chiesa si svilupperà.
Adesso vi voglio fare un esempio: qui c’è Franco e voi sapete come egli sia cambiato. Nel 1982 è venuto in Corea, e a quel tempo era molto serio, perché non aveva figli; per lui era molto importante avere un bambino, perché pur avendo ricevuto la benedizione dai Veri Genitori, senza avere un figlio non poteva concretizzare la benedizione di Dio. Aveva capito bene quanto era importante realizzare la base delle 4 posizioni. Così io e mia moglie lo abbiamo portato a consultare una spiritualista in Corea e questa spiritualista gli ha dato un consiglio, gli ha detto: “tu non devi mangiare assolutamente carne, per un lungo periodo di tempo e devi pregare molto, per 120 giorni”.
Quando avete una forte motivazione, potete pregare molto seriamente. Per vedere la realizzazione di qualcosa ci vogliono due aspetti: la preghiera e la pratica. La preghiera da sola non porterà buoni risultati. Bisogna pregare per qualcosa e poi agire: con queste due cose insieme, il risultato viene. Per fare qualcosa dovete avere la forza di perseverare e la forza di perseverare anche attraverso situazioni difficili deriva dal potere della preghiera.
In quasi 10 anni era diventato così grasso che quando si piegava non riusciva neanche a vedere le scarpe. Per restaurare la sua salute originale ha dovuto lottare per due anni. Per 10 anni ha mangiato tutto quello che voleva, mentre per restaurare questo peccato ha dovuto lottare per due anni. Per restaurare il suo stadio originale ha dovuto percorrere il cammino esattamente opposto a quello che aveva fatto prima; se avesse continuato allo stesso modo di prima non avrebbe mai potuto restaurare la sua salute originaria. Quindi ha dovuto smettere di mangiare tutte le cose che gli piacevano tanto e invece di mangiare la carne, il riso, la pasta e i dolci, tutte cose che gli piacevano tanto, ha dovuto prendere frutta, verdura e Ginseng. Se avesse voluto mangiare le stesse cose degli altri, e non avesse avuto nessuna voglia di soffrire, non avrebbe potuto restaurare il suo stato originario. Questa si chiama provvidenza di restaurazione attraverso l’indennizzo. Dopo essere tornato quasi al suo stato originario - ormai c’è quasi vicino - potrà ricominciare a mangiare qualcosa come prima. Ma se adesso che è quasi tornato allo stato originale, riprendesse a mangiare come faceva prima, che cosa succederebbe? Diventerebbe di nuovo grasso?
Indennizzo e nuova vita
Si può fare la stessa similitudine per la nostra vita di fede. I due anni passati a far dieta li possiamo chiamare periodo di indennizzo e di restaurazione, poi viene la vita dopo questi due anni; così ci sono tre tipi di vita: la vita di prima, in cui Franco faceva come voleva, la vita di questi due anni di indennizzo, e la terza vita successiva a questo periodo.
Il periodo di indennizzo è il periodo della sofferenza, in cui si devono passare le difficoltà, ma la vita che viene dopo è una nuova vita. Questo vale anche per la nostra vita di fede. Prima di entrare nel movimento facevamo la stessa vita di tutti gli altri, che non era la via originale dell’uomo, ma dopo essere entrati nella nostra Associazione dobbiamo passare un periodo di indennizzo per restaurarci allo stato originario.
Questo periodo varia molto da individuo a individuo: per alcuni possono essere 10 anni, per altri 20, per altri tutta la vita. Non dipende da noi, dalla nostra vita soltanto, ma anche dai nostri antenati che sono tutti collegati a noi. Perciò il periodo di indennizzo di restaurazione varia da persona a persona. Comunque, anche se finite il vostro periodo di indennizzo, la vita che viene dopo questo periodo deve essere diversa da quella che facevate originariamente: forse non ci sarà più sofferenza, ma senz’altro, dopo il periodo di indennizzo, dovete vivere una vita nuova, diversa. Se finite il vostro periodo di indennizzo e dite “okay, adesso che ho finito il mio periodo di indennizzo, posso vivere come mi pare”, allora che senso ha? Questo significa che ritornate alla vita che facevate prima dell’indennizzo e così il vostro periodo di indennizzo diventa assolutamente vano. Da questo capite che se anche il vostro periodo di indennizzo è finito, da quel momento in poi dovete vivere una vita nuova.
Consapevolezza e forza di volontà
Per condurre una nuova vita, opposta a quella che facevate prima, dovete avere una forza di volontà molto grande, ed anche tanta saggezza. Se Franco non avesse avuto forza di volontà non avrebbe potuto continuare; magari ce l’avrebbe fatta per un mese o due, ma poi avrebbe smesso e non sarebbe arrivato ad essere come è adesso. Quindi, per avere questa forza di volontà, si deve capire la situazione presente, del momento che si sta vivendo. Se Franco non si fosse reso conto di che cosa sarebbe potuto succedergli continuando a vivere così, di come avrebbe potuto ammalarsi di diabete o di cuore, avrebbe pensato: “perché mai dovrei cambiare, potrei benissimo continuare così”, e senza questa consapevolezza non avrebbe avuto la forza di volontà di arrivare al punto in cui è arrivato adesso. Franco aveva speranza, perché sperava che quando sarebbe arrivato a come era originariamente, avrebbe riguadagnato interamente la sua salute. Dunque una giusta comprensione e desiderio di ritornare alla salute originaria: senza questi due aspetti Franco non avrebbe potuto avere la forza di volontà di arrivare dove è adesso, inoltre aveva bisogno di saggezza. Doveva sapere che mangiare troppa carne e troppa pasta, non è buono, mentre nutrirsi di frutta, verdura e Ginseng gli faceva bene. Senza questo tipo di conoscenza non avrebbe mai potuto avere successo in quello che ha fatto.
La stessa cosa vale per la nostra vita di indennizzo. Senza conoscere lo stato dell’uomo caduto, il suo stato miserabile, se continuiamo una vita di peccato cosa succederà? Se non conosciamo queste cose non possiamo percorrere la strada dell’indennizzo e senza la speranza di diventare figli di Dio, non possiamo avere la forza di superare le persecuzioni.
Abbiamo bisogno di conoscenza, come Franco che sapeva che cosa era buono, e cosa non era buono, cosa poteva e cosa non poteva fare. Senza questa saggezza non possiamo percorrere la via dell’indennizzo, perciò per gli uomini caduti la comprensione della vita del mondo caduto e la speranza di una nuova vita e saggezza di Dio, sono assolutamente necessari.
Se testimoniate alle persone e queste persone non capiscono il loro stato di uomini caduti, alla fine non vogliono più ascoltarvi, non vogliono ascoltare la parola di Dio, perché non hanno una giusta comprensione dello stato in cui si trovano. Se non capiscono la provvidenza di restaurazione di Dio non hanno speranza e quindi non vengono al centro. Perciò dobbiamo avere comprensione, dobbiamo avere la speranza e la conoscenza che ci viene data dai Principi. La parola di Dio, cioè i Principi sono lo strumento che ci dà saggezza, che ci permette di capire che cosa dovremmo e non dovremmo fare, che cosa è buono e che cosa è cattivo. Nella nostra vita di fede, dunque, abbiamo bisogno di due cose: la forza di volontà e la pratica.
Se non ci fosse Satana che cosa sarebbe successo? Se non ci fosse stato Satana, sarebbe stato molto facile avere forza di volontà e capacità di mettere in pratica. Ma nel mondo caduto, c’è Satana, e Satana cerca sempre di impedire che ci allontaniamo da Lui. Egli vuole tenere l’uomo sotto il suo controllo e quindi esercita su di lui il suo potere spirituale. Perciò, per poter tornare a Dio, abbiamo bisogno di una forza spirituale che ci protegga dalla forza spirituale di Satana. Satana è molto forte, quindi, se non abbiamo forza spirituale è molto difficile per noi uscire dalla sua oppressione spirituale.
Preghiera e azione
Come possiamo acquisire questa forza spirituale? L’uomo da solo non può ottenere questa forza. Abbiamo bisogno di qualcuno che ce la possa dare e chi è questo essere? Dio! Perciò abbiamo bisogno della preghiera, per ricevere il potere spirituale da Dio e dal mondo spirituale positivo. Ecco perché dobbiamo pregare. La nostra mente ha un dare ed avere con Dio e da qui ci viene la forza. Ma questo da solo non porterà buoni risultati; il dare ed avere deve essere moltiplicato con il nostro corpo fisico. Senza trasmettere questo potere al nostro corpo fisico, non possiamo continuare a vivere. Per portare questa forza spirituale di Dio nella nostra vita, dobbiamo mettere in pratica le cose per cui preghiamo. Quindi attraverso la preghiera stabiliamo un dare ed avere tra la nostra mente e Dio, mentre con la pratica stabiliamo un dare ed avere tra la nostra mente ed il nostro corpo. Perciò, quando preghiamo e mettiamo in pratica ciò per cui preghiamo possiamo avere grandi risultati.
Lo scopo della nostra vita e della nostra Associazione è portare grandi risultati, cioè realizzare l’uomo ideale e la società ideale di Dio. Per realizzare questo ideale di Dio, abbiamo bisogno di due elementi: la preghiera e la messa in pratica.
Allora cosa dobbiamo fare? Fin dall’inizio della storia, sin dal tempo dei greci, ci sono stati grandi filosofi, che hanno parlato di utopia. Successivamente anche molti studiosi hanno parlato di utopia, ma finora nessuna società ideale si è realizzata su questa terra. Perché? Perché questi pensatori non sapevano come creare l’uomo ideale, la società ideale. Conoscevano l’importanza della libertà, avevano un concetto di libertà, per cui pensavano: se l’uomo può vivere sulla base della sua libertà, delle sue libere scelte, si potrà realizzare una società migliore. Noi sappiamo che nella società cristiana, la società medioevale, l’uomo non aveva libertà. L’uomo ha voluto ottenere la libertà ed ecco perché, successivamente, a causa di questo desiderio di libertà ci sono state la riforma religiosa, la rivoluzione industriale, la rivoluzione francese e la rivoluzione russa. Sono avvenute molte rivoluzioni e il loro ideale era quello di realizzare la società ideale, il mondo ideale.
Eppure, nonostante tutte queste rivoluzioni, in questo mondo non è ancora sorta la società ideale.
La necessità di uno standard assoluto
Certo, attraverso queste rivoluzioni, l’uomo ha avuto più libertà di prima: ma la comprensione della libertà è diversa. La gente pensa che esercitare la libertà significhi vivere come si vuole. Noi però sappiamo che tutte le persone sono diverse, quindi hanno un diverso punto di vista. Se 100 persone vivono ciascuna come vuole sono 100 direzioni diverse. E quando le persone vanno in direzioni diverse, cosa succede? Solo confusione. Nell’ora di punta, quando andate in una rotonda e c’è un gran traffico, specialmente in Italia, e tutte le macchine vengono insieme nello stesso tempo, è molto difficile trovare la strada. Quando tutti hanno un’opinione diversa, cozzano, fra di loro e non ci può essere né pace, né armonia.
Questo avviene specialmente ora, nel mondo libero. Molte persone sono andate in America, che rappresenta in un certo senso il mondo libero, per avere la libertà. Ma adesso, qual è la vita di questa America libera? La gente pensa che se poteva vivere come voleva, poteva realizzare la società ideale. E cosa è successo? Libero amore, libero matrimonio, convivenza, tutto questo genere di cose, e il risultato è il declino della moralità, la disgregazione delle famiglie, tutti i tipi di corruzione e di problemi sociali, nascono molti bambini infelici, i genitori cambiano continuamente e così i bambini non possono avere una vera guida, una vera felicità.
C’è stato un forte sviluppo dell’individualismo e tutte le persone sono diventate egoiste. Nessuno vuol prendere responsabilità per il mondo o per la società, ognuno vuole vivere solo per se stesso e non gliene importa niente degli altri “che gli altri vivano pure la loro vita, io vivo la mia”. In questo tipo di società non ci può essere coscienza, né moralità; le persone arrivano a comportarsi come gli animali e vivono solo per il proprio benessere, per avere soldi e cose materiali. I soldi diventano il Dio onnipotente. In questo tipo di società non ci può essere moralità, né vera etica. Possiamo chiamare questa, la società ideale? No.
In America, quando il Cristianesimo era forte, la vita degli americani era molto più sana, più salda, ma ora, dopo aver perso fede in Dio, non sanno dove andare, sono sorti più caos, più problemi. Questo nel mondo libero; e che dire delle società comuniste? Anche l’ideale, la meta dei comunisti è realizzare la società ideale. Essi pensano che a causa dei capitalisti il proletariato non ha potuto raggiungere la felicità, perciò hanno voluto distruggere la borghesia pensando che così facendo, si sarebbe realizzata la società ideale. Ma qual è la realtà della società comunista? Prima di distruggere il capitalismo, i comunisti hanno distrutto Dio, hanno distrutto tutte le religioni. Pensavano che Dio e le religioni fossero dal lato del capitalismo e che a causa della religione i capitalisti avevano potuto ottenere il loro potere; quindi decisero di eliminare tutto. Come risultato per loro l’uomo è soltanto un essere fisico, non ne ammettono l’aspetto spirituale. Per mantenere il loro sistema dicono che il valore dell’uomo consista semplicemente nella sua abilità di produrre e considerano l’uomo unicamente come strumento della rivoluzione o per la rivoluzione. Con una simile concezione non possono ammettere il senso della libertà da parte dell’uomo. Perciò lo controllano completamente, sia spiritualmente che fisicamente, privandolo di ogni libertà. Ora nell’Unione Sovietica la produttività sta calando, perché non è dato spazio alla libertà e creatività dell’uomo. Negando Dio negano, quindi, la coscienza dell’uomo e perciò le persone che controllano la società possono fare quello che vogliono. In Unione Sovietica ci sono due classi distinte: la classe che governa e quella che è governata. Questa divisione è molto più netta che nel mondo libero. Da ciò possiamo capire che attraverso il comunismo non potremo certo realizzare la società ideale. Basta guardare la società di questo mondo.
Per realizzare la società ideale ci deve essere uno standard assoluto, comune a tutti, non solo ad alcuni, non solo per chi governa o per chi è governato, ma qualcosa che si applichi a tutti. Ovviamente ogni uomo ha qualità diverse, natura diversa, caratteristiche diverse: alcuni amano la musica, altri la pittura, altri gli affari, altri ancora la scienza; ci sono molte differenze tra gli uomini, ma lo standard che è comune a tutti è uno. Senza uno standard comune, che possa essere applicato a tutti, non possiamo realizzare la società ideale. Allora quale può essere questo standard assoluto? Questo standard assoluto deve venire da Dio. Perché solo Dio può essere comune a tutti.
Io dico che per stabilire la società ideale di Dio occorre realizzare cinque standard fondamentali.
La relazione fra Dio e l’uomo
La prima condizione è la relazione fra Dio e l’uomo: Dio è il creatore, il Padre dell’uomo, l’uomo è il figlio o la figlia di Dio. Come dice la Bibbia: Dio creò l’uomo a Sua immagine e somiglianza, come Suo corpo fisico. Senza avere la consapevolezza che l’uomo è figlio di Dio, non possiamo raggiungere questo standard. Quindi il 1° standard importante per ognuno di noi dovrebbe essere la consapevolezza che Dio è mio Padre ed io sono il figlio o la figlia di Dio. Questa certezza, questa consapevolezza è la prima cosa necessaria per realizzare questo ideale. Perciò anche voi dovete avere questa certezza, che siete i figli e le figlie di Dio. Se dubitate di questo, non potrete progredire.
Quando costruite un edificio la prima cosa che fate sono le fondamenta. Potreste costruire una casa senza le fondamenta? Se venisse una scossa di terremoto tutto sarebbe distrutto. Perciò, per noi, la prima parte, le fondamenta, sono la consapevolezza che Dio è mio Padre ed io sono il figlio o la figlia di Dio. Dobbiamo avere in noi questa certezza. A volte vediamo dei membri che hanno fatto tanto, hanno lavorato tanto per Dio, ma poi arrivano ad un punto in cui perdono fede e se ne vanno via. È una grande tragedia per questa persona, perché ha fatto tanto, ha investito tanto per Dio e poi, andandosene, perde tutta questa fondazione.
La relazione fra genitori e figli
La seconda condizione: Dio è un Dio invisibile, spirituale, ma noi dobbiamo portare questo Dio spirituale nella realtà, facendolo diventare un Dio fisico: questi sono i genitori. A causa della caduta, i nostri genitori sono diventati genitori senza Dio, ma nel mondo ideale la posizione dei genitori doveva rappresentare la posizione di Dio, perciò i genitori sono il Dio fisico. Questa è la posizione dei nostri Veri Genitori, cioè i genitori non caduti, originari. Nel nostro mondo caduto abbiamo solo una coppia di veri genitori, ma se il mondo non fosse caduto, se il mondo fosse stato ideale, tutti i genitori sarebbero stati dei Veri Genitori.
Noi dovremmo avere una relazione con il Dio fisico che è rappresentato dai genitori e dai figli; questa è la relazione che deve essere stabilita. Prima vengono i genitori, poi si devono restaurare i figli: noi, come figli, entriamo nel Movimento e poi dobbiamo restaurare i nostri genitori fisici. Noi abbiamo i Veri Genitori e con loro dobbiamo avere una relazione di genitori e figli, ma idealmente i nostri genitori fisici dovrebbero essere in quella posizione. Anche i nostri figli dovrebbero essere in quella posizione. Restaurando questa relazione, possiamo realizzare la seconda benedizione.
In molti casi, noi siamo entrati nel Movimento quando eravamo giovani, perciò i nostri genitori fisici non erano a conoscenza della verità che vivevamo: la nostra responsabilità, tuttavia, è di restaurare anche loro alla posizione di genitori. Dunque dobbiamo restaurare questa relazione tra genitori e figli. Realizzato ciò non avremo più persecuzioni, perché diventeremo buoni figli per i nostri genitori fisici e i genitori fisici diventeranno buoni genitori per i loro figli. Questa è una condizione fondamentale per realizzare la società ideale. La separazione tra figli e genitori non è normale, la società dovrebbe essere una società normale, non anormale.
La relazione fra marito e moglie
Terza condizione: la relazione fra marito e moglie. Marito e moglie sono uno, una cosa sola, devono essere un corpo solo. Nel mondo caduto vediamo molti casi di divorzi tra marito e moglie, ma non ci dovrebbero essere divorzi. Marito e moglie dovrebbero amarsi veramente l’un l’altro. Alcune coppie non divorziano, semplicemente perché i figli perderebbero i soldi o sarebbero infelici, quindi non divorziano per questa motivazione. Ma io non mi riferisco a questa vita di convivenza, di convenienza, parlo del vero amore. Marito e moglie diventano uno in amore, così dobbiamo diventare anche noi. Questa è la condizione più importante.
Quando marito e moglie diventano uno, un nuovo potere miracoloso può essere esercitato. L’uomo fu creato da Dio e, allo stesso modo, da marito e moglie vengono creati i figli. Perciò questo potere della creazione deriva da marito e moglie uniti. Da questo tipo di genitori si possono avere dei figli ancora migliori. Mettiamo che dieci sia il punto massimo. Se i genitori sono uniti soltanto per 5 punti, potremo avere dei figli per 5 punti. Se avete soltanto il 50% anche i figli avranno un valore del 50%, ma quando marito e moglie sono veramente uniti in amore, questo tipo di genitori può produrre dei figli del valore del 100% perché Dio può lavorare attraverso di loro. Non ci sono solo il marito e la moglie, il potere di Dio è in mezzo a loro e a causa di questa forza di Dio possono nascere dei figli migliori. Questo miracolo può avvenire.
Dio si aspettava da Adamo ed Eva, dei figli migliori di loro, ecco perché anche Gesù nel Vangelo ha detto parlando ai suoi discepoli “voi farete cose più grandi di me”
Perciò i genitori si aspettano che i loro figli diventino migliori di loro. Questo a causa del potere di Dio. Quando marito e moglie sono uniti, come buoni genitori danno un buon esempio ai loro figli. Dobbiamo capire bene questo.
Quando i bambini nascono sono molto piccoli, aprono quasi a malapena gli occhi, ma dal momento della loro nascita cominciano ad imparare qualcosa. Attraverso la pelle, attraverso i sensi imparano molte cose. I genitori pensano che se fanno qualche cosa quando i bambini non li vedono, i loro figli non lo sanno, ma questo non è vero, i loro figli sono molto sensibili e percepiscono tutto. Perciò se i genitori non danno un buon esempio cosa succederà ai loro figli? Essi conoscono tutto, ereditano tutto dai loro genitori, quindi diventeranno come i loro genitori. A volte vediamo certi genitori che dicono ai loro figli: “ma perché ti comporti così, ma perché fai così?”. In realtà non dovrebbero accusare i loro figli, ma dovrebbero accusare loro stessi.
Per avere buoni figli, dobbiamo dare loro un buon esempio; questo è lo scopo per cui Dio ha dato all’uomo il matrimonio. A volte io guardo i genitori e i figli e anche voi dovreste fare la stessa cosa. A volte il modo in cui i bambini tengono la forchetta o il cucchiaio in mano rispecchia il modo in cui lo fanno i loro genitori. Non sempre i genitori insegnano i particolari di come tenere queste cose in mano, però i bambini osservano, vedono e, senza rendersene conto imparano, imitano. Anche il loro modo di camminare rispecchia quello dei genitori, come muovono le loro gambe e tutto il resto. Se imparano queste cose, quanto più impareranno come usare la loro mente! Vedendo i figli potete capire la vita dei genitori. I figli sono i giudici dei genitori. Diventare un genitore è una cosa che deve mettere paura, timore. Dunque dobbiamo avere una buona vita, così che i figli possono imparare buone cose dai genitori.
La relazione fra fratelli e sorelle e con i vicini
Quarta condizione: avere una buona relazione con gli altri fratelli e sorelle e con i nostri vicini. Questa è la moltiplicazione orizzontale. Senza questa moltiplicazione orizzontale non si può stabilire una buona società. Quello che abbiamo realizzato nella prima, nella seconda e nella terza condizione deve essere realizzato orizzontalmente nella quarta condizione: vivere insieme con i vicini e con i fratelli e sorelle. Se abbiamo buona relazione con Dio, una buona relazione con i nostri genitori e figli, un buon rapporto tra marito e moglie, possiamo stabilire anche una buona relazione con i nostri vicini e con i nostri fratelli e sorelle.
A volte vediamo casi di persone che non hanno avuto una buona relazione con i loro genitori: essi hanno anche difficoltà a vivere armoniosamente con i loro fratelli e sorelle, soffrendo di più a causa delle difficoltà avute in passato. Quindi avere una buona relazione con Dio e con i Veri Genitori è una cosa estremamente importante. A volte quando non avete una buona relazione con il vostro sposo o sposa, avete difficoltà a vivere armoniosamente con chi vi sta intorno. Da questo possiamo capire che le prime tre condizioni sono assolutamente importanti e assolute. Se la vostra vita familiare è felice, potete avere fiducia in tutti. Non avete dubbi sulle persone che vi sono intorno e quando potete avere fiducia negli altri, potete creare intorno a voi un’atmosfera di fiducia. Ma se avete sospetti sugli altri, gli altri stanno male, non avranno fiducia in voi e di conseguenza si creerà un’atmosfera generale di sfiducia. Questo è molto lontano dall’atmosfera ideale.
Perciò, avere una buona vita familiare è molto importante. Tuttavia non possiamo cambiare il nostro passato, perché anche se a voi non piace, il passato è stato quello che è stato. Allora cosa possiamo fare per eliminare questo passato? Dobbiamo iniziare una buona vita familiare, non c’è altro modo, non c’è altra strada che iniziare da questo momento ad avere una buona vita familiare. Marito e moglie devono iniziare una buona vita familiare. Questo risolverà tutte le cose del passato.
In molti casi, magari, i vostri genitori o nonni hanno avuto una vita brutta, cattiva sulla terra, in termini di relazione tra marito e moglie. Quando andranno nel mondo spirituale capiranno che questo è il motivo per cui soffrono e quando saranno lì vorranno indennizzare quello che hanno fatto. Ma non c’è più modo per farlo, perché non hanno più il loro corpo fisico, per questo devono ridiscendere sulla terra; ecco perché, in molti casi, causano lo stesso tipo di problema che avevano loro nei propri figli. La loro intenzione non è quella di far soffrire i loro figli nello stesso modo in cui hanno sofferto loro, ma lo fanno con il desiderio che i loro figli, superando questa situazione, possano essere vittoriosi sulla situazione che loro, come genitori, hanno vissuto male e in questo modo possono liberarli. Se non capite bene questo punto percorrerete la stessa strada che hanno fatto i vostri genitori e i vostri nonni.
Molte volte fratelli e sorelle vengono da me per chiedermi consigli, su come risolvere i loro problemi. In certi casi, anche se certe cose le capisco, chiedo a degli spiritualisti, che conosco, di pregare per i genitori di queste persone. Spesso ho scoperto che attraverso questa preghiera i genitori, il padre o la madre di questi membri hanno avuto esattamente lo stesso problema di cui essi stanno soffrendo adesso e per questo sono scesi ad influenzare i loro figli. Li fanno passare attraverso il loro stesso corso, ma in cuor loro sperano che i figli possano superare questo corso. Quando erano in vita, infatti, i genitori non conoscevano i Principi Divini, ma ora i loro figli conoscono la verità e sperano che essi possano superare quei problemi: se li superano, anche loro, nel mondo spirituale, possono ottenere il merito di questo successo.
Se una persona non capisce questo non può superare questi problemi, e diventa molto miserevole; ma non solo, anche i suoi antenati non possono essere liberati. Dove potremo andare allora? Succederà la stessa cosa anche ai loro figli, perché gli antenati si possono liberare solo attraverso la linea di sangue; perciò quando non possiamo risolvere i nostri problemi, cioè i problemi dei nostri antenati o genitori, i nostri figli soffriranno. Quindi dobbiamo porre termine a tutta questa sofferenza nella nostra generazione in modo da poter offrire una vita migliore ai nostri figli. Questo è il vero amore che potere dire di avere per i vostri figli, per i vostri genitori o antenati. Tutto è spiritualmente connesso al passato e al futuro: perciò la posizione del presente è la più importante, perché può mutare il futuro e correggere il passato.
Adesso avete capito come è importante la posizione in cui ci troviamo? Questo è il quarto punto: una buona relazione con i fratelli e sorelle e con i vicini. Quando possiamo realizzare questo allora il nostro mondo diventerà un mondo di fratellanza e potrà essere chiamato, il mondo di una famiglia, di un’unica famiglia mondiale. Quando realizzeremo questo ci sarà un vero mondo di pace, felicità e prosperità. Questo mondo di pace, di prosperità potrà venire soltanto se si realizzeranno questi quattro punti.
La relazione fra l’uomo e le cose del creato
Ultima condizione: la relazione dell’uomo con tutte le cose. Dio ha dato all’uomo l’autorità di controllare tutte le cose, ha creato tutte le cose per l’uomo, per la sua soddisfazione, per realizzare una società ideale, con delle circostanze ideali per l’uomo. Perciò, come signore di tutta la creazione, come signore dell’amore, l’uomo deve usare tutte le cose nel modo giusto, secondo il desiderio di Dio. Ora noi sappiamo che la scienza si è sviluppata in maniera molto avanzata e l’uomo usa tutte le cose come vuole, ma l’uso delle cose materiali, in realtà non sta portando gli uomini alla felicità. C’è una inequa distribuzione dei beni: alcuni hanno tanto, altri non hanno niente, e tutti i tipi di problemi derivano da questo. Invece di creare strumenti di pace, gli uomini creano armi di guerra e di distruzione.
Tutte le cose vogliono essere usate, utilizzate dai figli di Dio, ma in realtà sono utilizzate dagli uomini caduti. La Bibbia dice: il creato sta aspettando la venuta dei figli di Dio, perciò noi dobbiamo anche liberare tutte le cose, restaurandole sotto il dominio dei figli di Dio. Anche questa è la nostra responsabilità, ecco perché nostro Padre sta mettendo così tanta enfasi sulle attività economiche; non solo la restaurazione dell’uomo, ma anche la restaurazione di tutte le cose è molto importante nella provvidenza di Dio.
Nella nostra Associamone facciamo molte cose. Quando si fa qualcosa ci sono 2 punti da ricordare: per fare qualcosa scegliete degli strumenti, dei modi per farlo, per esempio per realizzare un’attività economica che abbia successo, dovete usare uno strumento ed un modo giusto che possa portare dei buoni risultati. Ma se noi facciamo le cose solo con i mezzi normali, sarà esattamente come quello che fanno le persone di fuori. Per noi, però, la cosa più importante è avere fede in Dio. Dobbiamo avere fede che il nostro lavoro è fatto per realizzare la volontà di Dio. Anche le persone di fuori amministrano i loro affari, ma lo fanno solo per loro stesse, per il proprio beneficio. Quando noi facciamo qualcosa, invece, dobbiamo farlo diversamente dagli altri: la nostra motivazione deve essere, che stiamo facendo queste cose per realizzare l’ideale di Dio.
Allora quale delle due cose è più importante: i mezzi, gli strumenti o la fede? È più importante la fede. Perché la fede è l’aspetto verticale, il punto centrale. I mezzi e i modi sono l’aspetto orizzontale. Se non avete un giusto centro, tutto sarà spazzato via. Sempre, quando facciamo qualche cosa, dobbiamo avere un forte punto centrale: se abbiamo un punto centrale forte, quando stabiliamo il collegamento orizzontale tutto andrà bene; senza un punto centrale, quando stabiliremo i rapporti orizzontali più ne stabiliamo, più diventerà pericoloso.
Noi abbiamo fede in Dio, nei Veri Genitori, nei Principi Divini. Nel mondo caduto come operano le persone? In due modi: con l’amore e con le cose materiali. Nel mondo caduto ogni cosa che la gente fa ha due aspetti: l’amore e i soldi, le cose materiali. La caduta dell’uomo infatti è avvenuta a causa di questi due aspetti: mal uso dell’amore, e il mal uso delle cose materiali. Così si è venuto a creare il mondo caduto. Per restaurarlo al mondo originale di Dio, ora dobbiamo restaurare entrambi gli aspetti: l’amore e le cose materiali. Questi due elementi sono i punti principali e senza restaurarli non possiamo restaurare il mondo originale.
Come si opera la restaurazione dell’amore, dove, in che modo? Attraverso l’attività spirituale dell’Associazione. L’Associazione è il luogo dove restauriamo l’amore. Quando restauriamo l’amore possiamo restaurare l’uomo. E dove restauriamo le cose materiali? Attraverso le attività economiche. Certo, le cose materiali e l’amore non possono essere separati completamente, ma non possiamo svolgere attività economiche nel nome dell’Associazione, perciò dobbiamo avere organizzazioni economiche separate. Entrambi questi aspetti sono necessari per la provvidenza di restaurazione di Dio, ma sappiamo che l’amore è la base, è la cosa più importante. Quindi la nostra Associazione è la base, il fondamento, e il business deve essere collegato ad essa. Chi lavora nel business deve avere fede e partecipare alla vita dell’Associazione. Quando abbiamo una forte fede in Dio, allora il business andrà nella giusta direzione; quando si perde questa fede, allora vedrete il business andare nella direzione sbagliata. Sono come due ruote di uno stesso carro, per realizzare l’ideale di Dio. Questo è il motivo per cui nostro Padre sta dando tanta enfasi al business. Certo egli è un uomo di religione, è venuto come un leader religioso, ma fa anche attività economica. Alcune persone che non conoscono questa relazione dicono: ecco, il Rev. Moon è soltanto un affarista, ma non è così. Dio ha bisogno di tutti e due gli aspetti, e per questo anche noi dobbiamo lavorare in questi due campi.
Come creare unità
I nostri membri devono capire questo punto chiaramente. Quando facciamo o il lavoro spirituale o l’attività economica non possiamo farlo da soli. Un membro non può fare tutto da sé. Dobbiamo lavorare insieme agli altri. Se lavorate da soli non c’è problema, ma quando lavorate insieme agli altri sorgono molti problemi; se non vi unite realmente, se non lavorate in armonia con gli altri, arrivano tutti i problemi. Sappiamo che senza Dio non possiamo fare grandi cose, perciò preghiamo e invitiamo Dio a venire in mezzo a noi.
Tuttavia, per quanto chiediate a Dio di venire da voi, se non preparate un buon posto per Lui, Dio non potrà venire. Quando tutto è in confusione, sporco e chiedete a Dio di venire, pensate che Egli verrà? Dio non può venire; Lui vuol venire, ma non può venire dove ci sono lotte, male, divisione. Perciò è molto importante pregare Dio. Questo crea armonia e unità. Quando fratelli e sorelle pregano insieme, se pregano in unità ed in armonia Dio risponderà, Dio verrà e lavorerà, ma se i membri non sono uniti, non sono in armonia, per quanto preghino Dio non potrà venire. Perciò abbiamo capito l’importanza di diventare uniti e di armonizzarci.
Allora come possiamo essere uniti? Come possiamo lavorare in armonia con fratelli e sorelle? Per essere uniti in armonia ci deve essere un centro, perché senza un centro non c’è modo di portare unità. La pioggia, quando cade, forma delle gocce. Senza un nucleo non si può formare un corpo solido, perciò nell’aria c’è la polvere e a causa di questo si formano le gocce. Così è anche per l’atomo: senza nucleo non possono esserci né atomi né molecole. Per noi è la stessa cosa: per portare unità ed armonia ci deve essere un centro. Questo centro è Dio, i Veri Genitori e i Principi Divini. Con questo possiamo unirci. Quando non credete in Dio, non credete nei Principi Divini, non ci può essere unità. Perciò la comprensione di Dio, dei Veri Genitori e dei Principi Divini è una necessità assoluta per portare unità ed armonia.
Quando abbiamo questo centro, possiamo portare unità, ma ci sono due condizioni da realizzare: prima dobbiamo rispettarci gli uni gli altri. Se non rispettate gli altri non potete portare unità. L’uomo naturalmente ha qualità e posizioni differenti, ma come individui senza tener conto delle rispettive posizioni, ci deve essere rispetto. Noi diciamo che l’uomo è l’immagine di Dio. Quando si ascoltano per la prima volta le lezioni dei Principi, a volte si sente prima la caduta o la missione del Messia, ma di solito si insegna prima il primo capitolo, il principio di creazione. Il principio di creazione dice chiaramente questo: Dio ha creato l’uomo a Sua immagine e l’uomo vuole essere un corpo individuale di verità. Dio ha creato l’uomo perché diventasse un corpo individuale di verità. Quantunque tutti gli uomini siano diversi, ogni uomo è un corpo individuale di verità. Ecco perché noi dobbiamo avere questo rispetto. Questa è la prima condizione necessaria per portare unità.
Seconda condizione: dovete rispettare la posizione di tutti. Se qualcuno è nella posizione di leader, dovete rispettarlo come tale; se qualcuno ha una missione speciale, dovete rispettarlo come persona che ha quella missione. Quando tutti fanno così potete portare unità e armonia.
C’è un altro punto importante: dovete dare; il dare e avere, la comprensione reciproca, portano unità e armonia. Molte volte se lavorate insieme a qualcuno in qualche luogo difficile, non potete dimenticare quella persona, perché quando avete lavorato e condiviso difficoltà insieme a qualcuno vi conoscete l’un l’altro meglio e potete condividere gli stessi sentimenti, diventare così più vicini. Quando ci sono dei problemi è molto importante parlarsi, discutere insieme perché attraverso la discussione e il dialogo ci si può sentire più vicini. Se non parlate non c’è modo per cui gli altri vi possano capire; perché due persone possano capirsi reciprocamente non solo una, ma tutte e due devono sforzarsi e cercare di comprendersi. Attraverso questo possiamo portare una migliore unità ed armonia e creare una buona atmosfera. A volte, quando andate in qualche famiglia, potete sentire che tipo di atmosfera c’è. Se genitori e figli si amano sentite una buona atmosfera, ma se i genitori e i figli sono divisi o marito e moglie sono divisi, non vi sentite a vostro agio. Dunque dobbiamo creare una buona atmosfera.
Il Padre agli inizi ha detto che se creiamo una buona atmosfera molte persone verranno anche senza testimoniare. Questo è successo in Corea, nel 1971, quando il Padre ha mobilitato tutte le sorelle benedette mandandole fuori a testimoniare. Dieci sorelle benedette vivevano insieme come team in un centro. Alcuni team avevano realizzato una buona unità e armonia; anche se c’erano delle difficoltà per la mancanza di soldi e di cibo, dal momento che si amavano e si capivano a vicenda, la loro vita era molto gioiosa e mostravano di essere sempre felici insieme. I vicini, per questo, erano molto curiosi: vedendo che quelle donne non erano parenti, non erano sorelle, ma persone estranee, si domandavano come potessero vivere insieme così gioiosamente e in armonia e andarono a trovarle per scoprire come mai succedeva questo e così queste sorelle poterono portare molte persone senza neppure testimoniare.
Se creiamo una buona atmosfera, i nostri ospiti quando vengono non vorranno più andare via. Dobbiamo creare questa atmosfera. L’uomo è un essere spirituale, sensibile, perciò dobbiamo generare questa buona atmosfera spirituale, attraverso la quale conquistare il cuore delle persone. Dobbiamo portare un’atmosfera di primavera. A nessuno piace l’inverno. Anche a voi, d’inverno, potendo avere una casa, una stanza calda, vi piace forse star fuori quando ci sono venti gradi sotto zero? In primavera, invece, tutti desiderano stare all’aperto, ecco perché diciamo che dobbiamo creare una atmosfera di primavera. In questo modo le persone verranno: non basta solo testimoniare, ma è importantissimo creare una buona atmosfera.
Il segreto per non invecchiare
Ora voglio dirvi una cosa molto importante per le signore: le donne vogliono sempre essere meravigliose, restare sempre giovani. Non volete invecchiare, vero? (Certo, adesso anche gli uomini non vogliono invecchiare). Ma come potete mantenervi giovani tutto il tempo? C’è un modo per farlo, volete conoscerne il segreto? È molto semplice: abbiate una buona relazione di dare e avere. Se il vostro corpo fisico non ha un buon rapporto di dare e avere, i vasi sanguigni si induriscono, il sangue non circola bene, sentite dolori da tutte le parti e invecchiate. Se invece trovate un modo per mantenere sempre in forma la vostra circolazione sanguigna, non invecchierete. A volte ci capita di incontrare una signora di 60 anni che sembra quasi di 30, questo perché ha potuto mantenere in buone condizioni la sua circolazione sanguigna.
Non parlo solo dell’aspetto fisico: la circolazione viene influenzata molto anche dall’aspetto spirituale. Se vi sentite vecchi diventerete vecchi molto facilmente e velocemente, ma se mantenete il vostro spirito sempre giovane anche il vostro fisico rimarrà giovane più a lungo. Perciò il segreto per mantenersi giovani è avere una buona relazione di dare e avere.
La stessa cosa vale per il nostro movimento: se la nostra Associazione non ha una buona relazione di dare e avere invecchierà. Quando siete vecchi avete tutti i tipi di dolori, di reumatismi, non potete stare in piedi a lungo, né restare seduti a lungo. Come per il nostro corpo fisico, così anche nella nostra vita spirituale e nella vita del nostro movimento dobbiamo avere una buona relazione di dare e avere, in modo che tutti possano restare giovani e non morire mai. Dio vuole che noi rimaniamo sempre giovani. Pensate che Dio sia vecchio o giovane? Non credo che Dio sarà molto contento se dite che è vecchio. Dio è un Dio giovane e, come figli di un Dio giovane, anche noi dobbiamo essere giovani. Nostro Padre dice sempre, “Io sono come un giovanotto”. La vostra mente non invecchia, vero? Manteniamo giovani la nostra mente e il nostro fisico e così anche la nostra Associazione resterà giovane, in buone condizioni e piena di forze.
La restaurazione dei figli di Dio
Fino ad oggi Dio ha avuto veramente i Suoi figli? Dio ha lavorato duramente al tempo di Noè, attraverso Noè e la sua famiglia, poi ha lavorato con Abramo. La famiglia di Noè era nella posizione di servo dei servi mentre al tempo di Abramo l’umanità è entrata nel livello di servi; con Gesù, Dio ha restaurato il Suo unigenito figlio, ma non ha potuto vivere abbastanza a lungo perché è stato crocifisso. Dio ha perso il Suo figlio unigenito. Egli voleva restaurare i suoi figli attraverso Gesù, ma a causa della morte di Cristo la Sua speranza non si è realizzata e, attraverso i cristiani, Dio ha potuto restaurare soltanto la posizione di figli adottivi. Oggi i cristiani sono figli di Dio nella posizione adottiva, che è solo spirituale, non fisica. Questa è la realtà del Cristianesimo.
Ora, con la venuta dei nostri Veri Genitori, abbiamo ricevuto la volontà di Dio, abbiamo potuto capire il Suo cuore e conoscere la strada della restaurazione. Ricevendo la benedizione arriviamo a una posizione più elevata di quella di figli adottivi. I figli benedetti sono figli in una posizione più elevata di figli adottivi. Qual è dunque la nostra posizione come coppie benedette? È la posizione di figliastri; un vero figlio e una vera figlia devono essere nati dagli stessi genitori; noi, invece non siamo nati fisicamente da questo tipo di genitori, siamo rinati attraverso i Veri Genitori spiritualmente. Questa posizione è equivalente a quella di figliastri. Figliastro è colui che ha un genitore proprio e l’altro no. Questa è la nostra posizione. Per la prima volta nella storia Dio ha potuto restaurare i Suoi figliastri. Noi ci troviamo in questa posizione, ma se realizziamo la nostra missione e la nostra responsabilità, attraverso di noi potranno nascere Veri Figli di Dio: questa è una cosa stupenda: noi possiamo essere genitori di Veri Figli. Questa è la nostra posizione.
Fino ad ora Dio ha cercato i Suoi Veri Figli, ed oggi, finalmente attraverso i nostri Veri Genitori e attraverso noi coppie benedette, Dio li può avere. Attraverso i Suoi figli Egli vuole liberare il Suo risentimento, perciò noi coppie benedette dobbiamo lavorare duramente dalla posizione di servo dei servi, di servo e di figlio adottivo. Questo è ciò che Dio si aspetta da noi come coppie benedette.
Come ho detto prima attraverso la nostra preghiera, e il nostro lavoro, dobbiamo portare gioia a Dio. Prima di entrare nella nostra Associazione abbiamo vissuto a modo nostro, ma dopo che abbiamo capito Dio, la Sua verità, il Suo cuore e abbiamo ricevuto la Sua benedizione, vogliamo vivere insieme a Lui. Dio voleva avere la Sua casa, la Sua famiglia e stare assieme ai Suoi figli. Chi sono i Suoi figli, chi è la Sua famiglia? Noi dobbiamo procurare questa casa a Dio. Perciò la nostra casa è la casa di Dio, e con la nostra preghiera possiamo portare Dio nella nostra famiglia, in mezzo a noi.
Se ci rivolgiamo a Dio, Egli scenderà e verrà a vivere in mezzo a noi. Questo è il Suo desiderio: vivere con i Suoi figli, e noi possiamo essere in questa posizione. Quando preghiamo dobbiamo sentire che Dio è il mio Dio e che vuole essere con me sempre; così se viviamo secondo la Sua volontà, Dio sarà sempre con noi, e ci darà la forza per realizzare il Suo lavoro.
Nel giuramento che recitiamo la domenica diciamo: l’uomo originale, il mondo ideale di un cuore può essere realizzato e noi, come Veri Uomini, dobbiamo essere i rappresentanti di Dio nel mondo del Suo cuore.
Vogliamo portare pace, felicità, libertà e ideale nel mondo della creazione e dare gioia e soddisfazione a nostro Padre. Questo è ciò che dobbiamo realizzare e che promettiamo ogni domenica mattina; ma non dobbiamo solo dirlo, dobbiamo anche concretizzarlo nella nostra vita. Attraverso il nostro modo di vita questo mondo diventerà un mondo di pace, di felicità e di ideale e Dio sarà un Dio di gioia e di felicità. Questo è ciò che vogliamo fare.
Per realizzare tutto questo, ognuno di noi deve fare del suo meglio. Io spero che la famiglia italiana si impegnerà, più di qualsiasi altra nazione. Così Dio verrà sempre in mezzo a voi e, quando guarderà questa terra, dirà: “Ecco, qui in Italia c’è questa Associazione che amo così tanto”. Così Dio vorrà venire qui. Quando farete questo, diventerete Suoi figli e figlie meravigliosi. Spero che la benedizione di Dio resti sempre con i membri e con il movimento italiano.
Grazie.
« Indietro |